In 20 giorni è evasa per ben cinque volte: due dai domiciliari e tre dalla comunità dove era stata collocata a seguito delle prime due evasioni. L’atteggiamento trasgressivo è stato reiterato anche all’interno della comunità da dove è evasa due ore dopo l’arrivo e nei due giorni successivi sottraendo, peraltro, anche una scheda telefonica. Per questi motivi la Corte d’Appello di Bologna ha aggravato la misura del collocamento in comunità con quella della custodia cautelare in istituto minorile.
Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza che nella giornata di ieri hanno rintracciato la minore conducendola in un istituto di custodia minorile. La prima evasione a fine aprile quando la ragazza, ai domiciliari per una condanna a 8 mesi per rapina impropria, ragazza si era allontanata arbitrariamente da casa portando con sé propri effetti personali per raggiungere in altra regione il fidanzato rientrando a casa solo per l’intervento dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza. Una settimana dopo era evasa per andare a mangiare una pizza abbandonando peraltro in strada la sorellina di pochi anni che in lacrime era stata rintracciata in strada da sola dai Carabinieri. Per questi fatti la Corte d’Appello – sezione penale minorenni – recependo le segnalazioni giunte dai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza ritenendo non più adeguata la misura della permanenza in casa, applicava nei confronti della minore in sostituzione la misura del collocamento in comunità. Misura che non è bastata giacché la stessa minore in due giorni è evasa tre volte motivo per cui la stessa Autorità Giudiziaria ne disponeva l’accompagnamento in un istituto di custodia minorile dove ieri è stata condotta dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che la rintracciavano a casa.