Potrebbe esservi l’ebbrezza dello stupido divertimento dietro i vandalismi compiuti da un gruppetto di adolescenti reggiani che ha pensato di movimentare la serata danneggiando 4 lampioni pubblici e relative palle di vetro presenti all’interno del Parco Europa di Bagnolo in Piano. Rovesciati poi a terra i cassonetti della nettezza urbana due dei quali, unitamente a una rete metallica prelevata dai vandali nel cantiere dove si sta costruendo un chiosco, ingombravano la carreggiata bloccando del tutto il traffico delle autovetture lungo via Anna Frank. Inoltre, all’interno dello stesso parco sono stati rovesciati a terra tutti i cestini dei rifiuti e divelte e gettate all’interno dello stesso parco altre recinzione per cantiere.
I carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano a cui il primo cittadino ha formalizzato la denuncia di danneggiamento, a conclusione delle indagini, supportate anche dalle riprese della videosorveglianza comunale e dalla successiva ammissione di responsabilità da parte dei diretti interessati, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, 3 studenti reggiani in età adolescenziale, chiamati a rispondere del reato di concorso in danneggiamento.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i 3 giovani finiti nei guai la notte tra il 24 ed il 25 aprile scorso, violando peraltro il coprifuoco imposto dal particolare momento pandemico, circostanza per cui sono stati anche sanzionati con un verbale da 400 euro l’uno, si sono ritrovati nel parco per trascorrere qualche ora assieme. Probabilmente complice la noia che li stava attanagliando i 3 hanno iniziato a compiere vandalismi all’interno dell’area. Sebbene siano riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri, la condotta vandalica dei tre minori, segnalata ai carabinieri da un cittadino, è stata documentata dai filmati di videosorveglianza comunale presenti nel parco che hanno permesso ai carabinieri di Bagnolo in Piano di identificare in maniera inconfutabile i tre responsabili del danneggiamento che, convocati in caserma unitamente ai rispettivi genitori esercenti la patria potestà, sono stati identificati e segnalati alla Procura dei minori felsinea per il reato di danneggiamento. I tre, come accennato, sono stati anche contravvenzionati per la violazione del coprifuoco.