Per la manutenzione e la ristrutturazione dei ponti lungo le strade provinciali, la Provincia di Modena potrà contare su risorse statali straordinarie pari a quasi 14 milioni di euro in tre anni. Il Consiglio provinciale ha approvato venerdì 30 aprile, la variazione di bilancio in entrata, a seguito della ripartizione effettuata di recente dal Governo dei fondi previsti dalla legge di Stabilità 2020.

Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «queste risorse ci consentono di ampliare il nostro piano per la ristrutturazione dei ponti, completare prioritariamente gli interventi strutturali, segnalati a suo tempo al ministero,  e avviare una campagna di manutenzioni e ripristini su diversi manufatti al fine di migliorare la viabilità e la sicurezza. Tenendo conto delle risorse in arrivo per l’edilizia scolastica,  occorre potenziare i nostri uffici tecnici che dovranno progettare e realizzare tutti questi interventi».

Il nuovo piano consentirà di completare l’elenco dei 30 ponti, segnalati al ministero nel 2018 dopo il crollo del ponte Morandi che, per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie alle strutture, allo scopo di prolungarne la vita nei prossimi decenni.

La Provincia, dopo il recente passaggio all’Anas di oltre 120 chilometri di strade provinciali e relativi ponti, ha mantenuto la competenza su 167 ponti di maggiori dimensioni, cioè con una “luce” superiore ai sei metri, compresi i nove ponti presenti sul tratto della statale 12 tra Lama Mocogno e Pievepelago (tra cui spicca il ponte sul rio Tagliole a Pievepelago) diventato provinciale.

Nel frattempo proseguono i lavori di manutenzione straordinaria previsti fino al 2023 su dieci ponti provinciali con un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro fino al 2023; ora, grazie alle nuove risorse, questo piano sarà rivisto e ampliato sulla base degli approfondimenti tecnici in corso.

LAVORI IN CORSO A SAMONE E A FANANO

Tra i lavori in corso sui ponti provinciali spiccano quelli sul ponte Samone a Guiglia, crollato il 6 dicembre scorso a causa della piena del fiume, quelli sul ponte dello Scoltenna, lungo la strada provinciale 4 Fondovalle Panaro, sul ponte del torrente Leo a Fanano lungo la provinciale 324 e sul ponte del torrente Tiepido lungo la sp 16 a Castelnuovo Rangone. Parte quest’anno, inoltre, un intervento sul ponte nuovo di Navicello, lungo la provinciale 255 Nonantolana, tra Modena e Nonantola, compreso il rinforzo del sottopasso di via Maestra di Bagazzano; il ponte di Navicello è il più importante viadotto gestito dalla Provincia.

La Provincia sta predisponendo il nuovo piano sui ponti, in vista dell’arrivo delle nuove risorse statali, pari a 14 milioni di euro.

Sono già partite le verifiche sulla base di un nuovo protocollo tecnico di monitoraggio dei propri ponti e viadotti, grazie al quale si può avere un quadro sempre aggiornato dello stato di salute delle infrastrutture viarie della rete stradale provinciale.

Il piano straordinario coinvolge oltre 30 persone, tra funzionari, tecnici e operai che eseguono la redazione periodica di report dettagliati e seguiranno costantemente l’evoluzione di eventuali anomalie o degradi.

Le verifiche amplieranno l’elenco degli interventi già programmati tra cui  spiccano quello del Guerro lungo la sp 17 a Castelvetro, il ponte di Villalunga lungo la sp 467 Pedemontana a Sassuolo, due ponti sulla provinciale 324 a Frassinoro e Riolunato, sul ponte di Casa dell’Aglio a Palagano e sul ponte di Concordia della sp 8.

FANANO, MARTEDI’ 4 MAGGIO COLLAUDO SUL PONTE DEL LEO CHIUDE PER UN GIORNO LA STRADA PROVINCIALE 324

Il ponte sul torrente Leo a Fanano, lungo la strada provinciale 324, chiude al transito di veicoli e pedoni per la giornata di martedì 4 maggio, per consentire lo svolgimento delle operazioni di collaudo statico della struttura, a conclusione dei lavori della Provincia di messa in sicurezza e miglioramento sismico dell’infrastruttura, iniziati lo scorso 31 agosto e che termineranno la prossima primavera.

Il traffico delle auto potrà percorrere itinerari alternativi lungo la viabilità viabilità provinciale, indicata con apposita segnaletica, in accordo con il Comune di Fanano.

Una volta effettuate le prove di carico, necessarie per verificare la corretta esecuzione dei lavori di miglioramento sismico della struttura, si concluderà l’intervento con le ultime opere accessorie, che avverranno comunque con transito aperto. La conclusione dei lavori è prevista per la prima metà di maggio 2021.

L’intervento ha avuto un costo complessivo di oltre un milione e 100 mila euro ed ha previsto il rinforzo dell’impalcato, il ripristino delle parti degradate e la ricostruzione delle barriere di sicurezza; previsti,  inoltre, il consolidamento e il ripristino delle murature in pietrame delle spalle anche con micropali di rinforzo, la sostituzione dei giunti, la riparazione delle lesioni con iniezioni di malta e stuccature.

Realizzato in calcestruzzo armato, il ponte sul torrente Leo è lungo circa 49 metri ed è largo 7,85 metri; si tratta di un ponte ad arco con una struttura portante costituita da due archi paralleli.

Il ponte è stato ricostruito nel 1947, dopo essere stato distrutto completamente durante la guerra.