Quattro centri in quattro diverse province: Ravenna, Rimini, Modena e Bologna. Quattro esempi di efficiente organizzazione, che ricalcano il modello della ‘macchina’ vaccinale regionale.
Li ha visitati oggi l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, in un ‘tour’ di un’intera giornata, iniziata questa mattina al Pala De Andrè di Ravenna, poi proseguita all’Hub allestito nel Quartiere fieristico di Rimini e, nel pomeriggio, al Centro vaccinale della Caserma Setti, a Modena; quarta e ultima tappa, alle ore 18, quella per l’inaugurazione dell’Hub Unipol Arena, a Casalecchio di Reno (Bologna). L’occasione per ringraziare i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, tutto il personale e i volontari impegnati nella campagna vaccinale, nel giorno che ha visto anche il presidente Stefano Bonaccini impegnato in una doppia visita in provincia di Forlì-Cesena, nei due punti vaccinali di Mercato Saraceno e Fiera di Cesena.
“Questi punti vaccinali, come i tanti altri, 141, grandi e piccoli presenti in regione danno il senso dell’enorme lavoro e impegno da parte di tutti per far sì che la campagna funzioni al meglio in termini di organizzazione, velocità di somministrazione e servizio per i cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-. La macchina vaccinale è nelle condizioni di muoversi a pieno regime, grazie al lavoro svolto insieme a tutti i soggetti coinvolti, dalle Aziende sanitarie e ospedaliere alle Amministrazioni comunali. Già adesso siamo tra le regioni che stanno vaccinando di più e tra quelle che, grazie a un lavoro molto attento delle Aziende sanitarie, stanno vaccinando le categorie più appropriate, quindi soprattutto le persone più vulnerabili, gravemente patologiche, coloro che per età o condizioni di salute possono avere ripercussioni cliniche più severe in caso di contrazione della malattia. E abbiamo una potenzialità significativamente più ampia rispetto a quella che stiamo mettendo in campo in questi giorni. Unica indispensabile condizione è poter contare su una fornitura di vaccini più consistente e costante, in modo che le Aziende sanitarie possano programmare per tempo”.
“Noi tutti- ha aggiunto Donini- non ci stancheremo mai di ringraziare il personale sanitario, da chi è impegnato direttamente nei centri vaccinali, ai nostri medici di medicina generale ai farmacisti, ma anche i tantissimi volontari, donne e uomini, che hanno scelto di dedicare tempo ed energia a questa attività, grazie alla quale potremo finalmente uscire dall’incubo che stiamo vivendo da più di un anno”.
Centro vaccinale Pala De Andrè Ravenna
Il Centro è attivo dal 27 dicembre 2020 e offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Ravenna, insieme alle altre 7 sedi dislocate su altri comuni del territorio (Russi, Cervia, S.Pietro in Vincoli, Faenza, Castel Bolognese, Lugo e Alfonsine). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle 9 alle 19, impiegando 6 medici, 15 infermieri e 4 amministrativi per turno; inoltre vi è la supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie ai volontari della Protezione civile.
Alla visita di questa mattina erano presenti il sindaco Michele De Pascale, il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, il direttore sanitario Mattia Altini, il direttore amministrativo Agostina Aimola, il direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Raffaella Angelini e il coordinatore del Centro Vaccinale Mauro Taglioni.
Centro vaccinale Fiera di Rimini
Attivo dal 27 dicembre 2020, offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Rimini, con altre 6 sedi presenti in altri comuni del territorio provinciale (Santarcangelo, Bellaria, Novafeltria, Riccione, Cattolica e Morciano). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, impiegando 5 medici per turno, 12 infermieri al mattino, 12 al pomeriggio, 1 Operatore sociosanitario al mattino e 1 Oss al pomeriggio, oltre a 4 amministrativi e 2 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Il tutto si avvale anche della supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Rimini e ai volontari che effettuano l’accoglienza all’ingresso.
Presenti a Rimini, oltre ai vertici dell’Ausl Romagna, il sindaco Andrea Gnassi, la vicesindaca Gloria Lisi e Andrea Galeotti, responsabile del Centro Vaccinale di Rimini.
Centro vaccinale ex Caserma Setti Modena (foto)
É attivo dal 16 febbraio presso la ex-Caserma Setti, struttura di proprietà dell’aeronautica Militare. Al suo interno l’Ausl ha realizzato una sede vaccinale di mille metri quadri. Il Punto è strutturato ad oggi su due degli hangar presenti nel complesso della ex-Caserma Setti, uno per l’accettazione e attesa del proprio turno, il secondo per la vaccinazione. 12 i box vaccinali allestiti per la vaccinazione, su tre turni di personale, con apertura dalle ore 8 alle 24. All’interno dell’hangar sono collocati anche i locali, costantemente presidiati, con i freezer per la ricezione e lo stoccaggio dei vaccini di tutta la provincia che vengono poi distribuiti ai vari punti vaccinali. È il punto principale della città e dell’intera provincia ed è stato in grado di raggiungere un picco di somministrazioni di oltre 1.700 dosi giornaliere, con una capacità media che è intorno alle 1.300 dosi al giorno.
Il personale è costituito, per ogni turno, da 54 operatori, tra sanitari, amministrativi e volontariato, per un totale di oltre 150 persone che si alternano nel corso dell’intera giornata. Prezioso il contributo dei volontari: sono impiegati nei vari turni ben 18 medici, 12 infermieri e 7 amministrativi a titolo volontario, cui si aggiungono l’associazionismo locale e la Protezione civile che si occupano invece dell’accoglienza (raccolta dati, misurazione temperatura e igiene mani) e dell’area post vaccinale, con circa 15 volontari per turno. Oltre al personale Ausl e volontario, vi opera quello inviato dalla Struttura commissariale e medici specializzandi.
Ad accompagnare l’assessore, il sindaco di Modena e presidente della Ctss Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, il prefetto Alessandra Camporota, il direttore generale dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla, la direttrice sanitaria e coordinatrice provinciale campagna vaccinazione anti-Covid Silvana Borsari, il capitano Mario Arcaro dirigente servizio sanitario dell’Accademia militare di Modena e il colonnello Alessandro Fabretti, responsabile logistica dell’Accademia militare di Modena.
Hub vaccinale Unipol Arena Bologna
8.500 vaccini anti-Covid al giorno: è l’obbiettivo bolognese del piano vaccinale governativo, che per l’Emilia-Romagna vale 42 mila dosi giornaliere. Per raggiungerlo, da oggi alla rete dei punti vaccinali in area metropolitana si aggiunge il nuovo hub presso l’Unipol Arena, a Casalecchio di Reno, una struttura di 2.000 metri quadrati messa a disposizione dell’Azienda Usl di Bologna dalla Società Grande Stazione. L’hub sarà il riferimento vaccinale per il Distretto sanitario Reno-Lavino-Samoggia, in rete con tutti i punti di vaccinazione dell’Azienda Usl di Bologna.
10 punti di registrazione e 10 dedicati all’anamnesi, con altrettanti box per la somministrazione dei vaccini e un’ampia area di osservazione post vaccinale, in grado di accogliere 100 persone. 64 operatori impegnati ogni giorno (su due turni): 20 medici per anamnesi, 10 infermieri e 10 medici specializzandi per vaccinazioni, 20 amministrativi per registrazione, 4 referenti Hub (2 medici e 2 coordinatori infermieristici). 2 mila i vaccini somministrati giornalmente.
Oggi – giornata inaugurale e di visita dell’assessore Donini, accompagnato dal direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon – l’hub è attivo dalle 12 alle 20. Riprenderà regolarmente l’attività a partire dal 3 maggio, sette giorni su sette, dalle ore 8.30 alle 19.30.