Oltre 53mila vaccinazioni in poco più di due mesi, in media 1.300 somministrazioni al giorno con un picco di oltre 1.700: sono i numeri del Punto Vaccinale di Modena, parte fondamentale di una macchina organizzativa che sta garantendo l’avanzamento della campagna vaccinale anti-Covid in tutta la provincia.
Oggi pomeriggio gli operatori e i volontari impegnati nel Punto vaccinale presso gli hangar dell’ex Caserma Setti di via Minutara hanno ricevuto la visita dell’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, accompagnato da Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Silvana Borsari, Direttrice Sanitaria e Coordinatrice provinciale della Campagna vaccinazione anti-Covid, e Andrea Spanò, Direttore del Distretto sanitario di Modena. Alla visita erano presenti anche il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli, il Presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, il Prefetto di Modena Alessandra Camporota, il Capitano Mario Arcaro e il Colonnello Alessandro Fabretti, rispettivamente Dirigente Servizio Sanitario e Responsabile Logistica dell’Accademia Militare di Modena.
Dopo i saluti iniziali, l’Assessore Donini ha effettuato una visita all’interno dell’Hangar 3, dove si effettuano le somministrazioni, intrattenendosi brevemente con il personale e i cittadini presenti per ricevere la vaccinazione.
Il Punto Vaccinale di Modena è attivo dal 16 febbraio nella struttura dell’Accademia Militare di Modena. Al suo interno l’Ausl ha realizzato una sede vaccinale di mille metri quadri. Il Punto è strutturato ad oggi su due degli hangar presenti nel complesso dell’ex Caserma Setti, uno per l’accettazione e attesa del proprio turno, il secondo per la vaccinazione.
Sono allestiti 12 box vaccinali, dotati ciascuno di una poltrona vaccinale, di una postazione per l’operatore amministrativo e per il professionista vaccinatore e dimensionati in modo da garantire le distanze adeguate. Nel caso di malore, il cittadino è prontamente assistito da uno dei medici presenti nella struttura in uno degli ambulatori separati fino alla soluzione del malessere.
Presso l’hangar sono collocati anche i locali, costantemente presidiati, con i freezer per la ricezione e lo stoccaggio dei vaccini di tutta la provincia che vengono poi distribuiti ai vari punti vaccinali. L’area è fornita di un’impiantistica che garantisce l’erogazione dell’energia elettrica anche in caso di mancanza di corrente per assicurare il funzionamento H24 dei frigo vaccini.
Attività
È il punto principale della città e dell’intera provincia ed è stato in grado di raggiungere un picco di somministrazioni di oltre 1700 dosi giornaliere, con una capacità media che è intorno alle 1300 dosi al giorno. In totale, il Punto Vaccinale di Modena ha eseguito, dal giorno della sua apertura lo scorso 16 febbraio, alle 12 di oggi, 29 aprile, oltre 53.500 vaccinazioni, tra prime e seconde dosi.
Sono attive 12 poltrone per la vaccinazione, su tre turni di personale, con apertura dalle 8 alle 24.
Personale operativo all’interno
Il personale è costituito, per ogni turno, da 54 operatori, sanitari e amministrativi, cui si aggiungono circa 15 volontari delle associazioni locali per ogni turno, per un totale di oltre 150 persone che si alternano nel corso dell’intera giornata per garantire le attività di accoglienza, accettazione, valutazione, somministrazione, inserimento dati e vigilanza.
Oltre al personale AUSL, vi operano il personale inviato dalla Struttura commissariale e medici specializzandi. Davvero prezioso il contributo del volontariato a fianco del personale dipendente: sono 18 i medici, 12 gli infermieri, 7 gli amministrativi che hanno dato la disponibilità come volontari per essere impiegati nei vari turni al Punto vaccinale. A ciò si aggiunge il volontariato locale e della Protezione civile che si occupa dell’accoglienza (raccolta dati, misurazione temperatura e igiene mani) e dell’area di osservazione post vaccinale.
I percorsi del personale e dei cittadini sono separati e indipendenti. Gli operatori sanitari usufruiscono di un ingresso riservato dal quale si accede a diversi spazi tra cui il locale dedicato alla preparazione dei vaccini, gli spogliatoi suddivisi tra uomini e donne con servizi igienici, depositi e archivi, un ufficio, un locale ristoro e l’ambulatorio medico.