Il 5 febbraio scorso, la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di San Giovanni in Persiceto ha deferito alla locale Autorità Giudiziaria 10 cittadini di origine rumena, che avevano presentato false dichiarazioni all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale al fine di ottenere illecitamente il beneficio economico del Reddito di Cittadinanza.
Le successive indagini, delegate dall’Autorità Giudiziaria, venivano svolte in un contesto di collaborazione istituzionale con il 2° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna, in quanto forza di polizia economico-finanziaria specializzata, tra l’altro, nelle attività a tutela delle uscite del bilancio comunitario, nazionale e regionale.
L’analisi congiunta delle evidenze investigative, in sinergia e collaborazione con l’INPS, permetteva di individuare ulteriori 14 cittadini, anch’essi di origine rumena che avevano ottenuto indebitamente il beneficio economico.
In particolare, veniva accertato che al fine di ottenere il beneficio economico, i cittadini istruivano le pratiche presso patronati convenzionati, presentando autocertificazioni di residenza, dichiarando mendacemente di essere residenti in Italia da più di 10 anni, (uno tra i requisiti necessari per rientrare tra i beneficiari del RDC), ma come constatato, per la maggior parte di loro non veniva riscontrata neanche una sporadica presenza sul territorio nazionale, riuscendo così a frodare l’INPS per somme mensili variabili dai 500 agli 800 euro riscosse regolarmente negli ultimi mesi.
Complessivamente i 24 soggetti che hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le violazioni previste dalla normativa vigente che sanzionano con la reclusione da due a sei anni chiunque percepisca indebitamente tale beneficio e segnalati alla Direzione Provinciale dell’INPS per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate che, allo stato, ammontano complessivamente a circa 37.000 mila euro.
L’attività testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto agli sprechi di denaro pubblico per la tutela del bilancio pubblico e la salvaguardia del sistema assistenziale statale che ha operato in sinergia con la Polizia di Stato.