Ieri, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Parma e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Modena, nell’ambito di congiunta attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena e convenzionalmente denominata ANABOLICA, hanno dato esecuzione a 26 perquisizioni domiciliari e locali nei confronti di 20 persone, indagate per traffico anche internazionale di sostanze dopanti e anabolizzanti. L’indagine, che vede complessivamente 49 persone sottoposte alle indagini, ha portato i militari a perquisire 26 obiettivi nelle province di Modena, Caserta, Roma, Trento, Benevento, Bolzano, Milano, Savona, Pisa, Siracusa, Cosenza e Pordenone.
L’accusa per tutti gli indagati è quella di cui agli artt. 110 e 586 bis co.1 e 7 c.p. perché sospettati di favorire l’assunzione di farmaci e sostanze ad effetti dopanti biologicamente attive, non giustificata da condizioni patologiche, al fine di alterare prestazioni agonistiche di atleti, ovvero di commercializzare tali sostanze e farmaci attraverso canali diversi da quelli autorizzati.
L’indagine trae origine dall’arresto operato dai militari del NAS e del Nucleo Investigativo il 6 gennaio 2019 nei confronti di un culturista e preparatore atletico modenese, trovato con ingenti quantitativi di sostanze vietate.
Il 1° luglio 2019, nell’ambito della stessa indagine, era stato arrestato in flagranza di reato un cittadino lituano domiciliato a Modena, culturista e preparatore atletico, risultato fornitore delle sostanze dopanti illecitamente detenute; proprio durante la perquisizione che ha preceduto il suo arresto erano state sequestrate 8.209 unità tra fiale e compresse di farmaci ad effetto dopante dei quali 73 fiale di Nandrolone, farmaco anabolizzante ad effetto stupefacente inserito nella Tabella 1 del DPR 309/90 nonché di gr. 105 di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Quest’ultimo, oltre ad essere un punto di riferimento per la vendita in Emilia Romagna di varie sostante ad effetto dopante e anabolizzante, grazie ai collegamenti con soggetti stranieri individuati e considerati broker operanti in Bulgaria, Ucraina, Lituania, Russia e Lettonia, riceveva illegalmente in Italia, attraverso diversi canali, alcuni dei quali accertati essere corrieri privati, le sostanze dopanti fungendo da illegale importatore sul territorio italiano.
Attraverso la collaborazione del Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza-D.C.P.C.–Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia–Divisione Interpol, è stato possibile identificare i 6 cittadini stranieri comunitari che, a vario titolo, avrebbero fornito ai contatti in Italia le sostanze anabolizzanti.
Nel corso delle attività investigative sono stati appurati movimenti economici da parte del lituano, (bonifici bancari o altri sistemi di intermediazioni finanziarie), per un valore prossimo ai € 150.000.
Lo sviluppo del filone emiliano delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena Dott.ssa Francesca Graziano, oltre a documentare l’importante ruolo del preparatore atletico arrestato a gennaio 2019 nella provincia di Modena, aveva poi disvelato un allarmante smercio di sostanze dopanti, soprattutto negli ambienti del bodybuilding e del fitness, che ha poi consentito di indentificare altri sospetti “fornitori” delle sostanze proibite, nonché di individuare altri atleti e/o preparatori atletici risultati inseriti nel mondo delle sostanze dopanti come utilizzatori, e nei confronti dei quali ieri sono state eseguite le perquisizioni per la ricerca di ulteriori sostanze illecite.
Le attività hanno riguardato una ditta romana, attiva nel settore delle pulizie e disinfezioni di uffici pubblici e privati, utilizzata per la distribuzione nel territorio nazionale delle predette sostanze.
Le perquisizioni sono state eseguite anche nei confronti del proprietario e dei gestori di una palestra campana, ritenuti presunti rivenditori di farmaci ad effetto dopante e stupefacente, nonché nei confronti di due atleti iscritti alla Federazione Internazionale di Bodybuilding e Fitness, quali presunti assuntori di sostanze dopanti.
L’operazione è stata condotta con l’impiego di circa 100 militari del comando Carabinieri per la Tutela della Salute, del Comando Provinciale di Modena (Reparto Operativo e Compagnie dipendenti) e dei comandi Arma territorialmente competenti nelle 12 province interessate (MO, CE, RM, TN, BN, BZ, MI, SV, PI, SR, CS e PN).
Le attività eseguite hanno consentito di acquisire nuovi importanti elementi di riscontro alle indagini finora svolte. Infatti, nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori sostanze dopanti, a conferma del loro coinvolgimento nei fatti per cui si procede, nei ruoli di cedenti e/o consumatori. In alcuni casi, peraltro, sono stati trovati anche modici quantitativi di cocaina e marijuana.