Doppia tappa nell’Area nord questa mattina per il tour della solidarietà di Coldiretti Modena “A sostegno di chi ha più bisogno” che in questi giorni sta provvedendo alla distribuzione su tutto il territorio provinciale di prodotti alimentari, tutti 100% Made in Italy, a nuclei familiari in stato di bisogno individuati da Coldiretti/Campagna Amica insieme ai servizi sociali dei comuni e alle parrocchie.

A Mirandola i pacchi della solidarietà sono stati simbolicamente affidati al sindaco Alberto Greco da parte del vicepresidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi alla presenza Anselmo Bertellini, presidente di Porta aperta – l’associazione di volontariato che ha contribuito ad individuare le famiglie – e della direttrice Loretta Tromba di Porta Aperta oltre a Monica Ferrarini in rappresentanza di Coldiretti Donne Impresa.

“Si tratta di un gesto di solidarietà importante quello che oggi mi sento di sostenere ed appoggiare come primo cittadino e a nome dell’Amministrazione comunale – afferma il Sindaco di Mirandola Alberto Greco – La donazione di Coldiretti, infonde in primo luogo un ulteriore aiuto a Porta Aperta che col proprio lavoro è impegnato nel sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Ma pure e soprattutto è un gesto che rappresenta un concreto segnale di speranza a tutte quelle famiglie mirandolesi ed alle singole persone, che a causa della pandemia sono state loro malgrado costrette a pagare un conto salato, a partire dalle difficoltà cui sono obbligati a confrontarsi anche nel reperimento dei generi di prima necessità. A Coldiretti va il mio ringraziamento per l’impegno costante a favore della comunità mirandolese ed in particolare per la sensibilità mostrata oggi, in un momento di criticità come quello attuale.”

“Con il nostro gesto, che stiamo replicando in tutto il Paese, abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche” ha detto Vincenzi. “Vogliamo che sia un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid ma anche evidenziare le grandi eccellenze del Paese che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia e all’estero e rappresentano un risorsa determinante da cui ripartire.”

Sempre nella mattinata – continua Coldiretti Modena – un carico di 500 kg di prodotti solidali è stato consegnato a Medolla da Emanuele Morselli, giovani imprenditore rappresentante di Coldiretti Giovani Impresa, nelle mani del parroco Don Emilio Bernardoni che, con i volontari della parrocchia, ha individuato i nuclei familiari del territorio che più soffrono la crisi cerata dalla pandemia.

Sono stati invece consegnati simbolicamente nella mani del sindaco, Sauro Borghi, i pacchi di prodotti agroalimentari destinati alle famiglie in difficoltà del territorio di San Prospero.

Alla consegna hanno presenziato, con Roberta Gualtieri, presidente dell’associazione degli agriturismi di Coldiretti, Terranostra, Antonio Capasso, assessore al bilancio e Eva Baraldi assessore alla scuola del Comune.

Il Sindaco Sauro Borghi ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa e ringraziato la Coldiretti per l’attenzione verso la comunità di San Prospero, soprattutto verso coloro che in questo momento sono più in difficoltà. Nello stesso tempo pregia l’associazione per la loro continua opera  di valorizzazione dei prodotti della nostra terra.

 

I pacchi – rende noto Coldiretti Modena – contengono solo prodotti alimentari di eccellenza della filiera agricola italiana: pasta di grano Senatore Cappelli, passata di pomodoro, olio extravergine di oliva DOP, Parmigiano Reggiano, latte e salumi per dare la possibilità anche a chi non ha mezzi economici di mangiare prodotti sani e di qualità.

Le consegne di questi giorni, che dopo il capoluogo, il distretto cermaico, la monatagna, toccano oggi l’area nord della provincia, continuano l’operazione di solidarietà di Coldiretti con Campagna Amica che dall’inizio della pandemia ha visto la consegna di 18 quintali di pasta Senatore Cappelli agli empori sociali della provincia oltre ad iniziative come la “spesa sospesa” voluta dagli agricoltori dei Mercati di Campagna Amica o i dolci donati dagli agriturismi di Terranostra.