Adriano Corradini insieme al sindaco di Albinea Nico Giberti

Attivo organizzatore di eventi, eccellente ricercatore di storia locale, uomo di grande cultura, scrittore e artista. Tutto questo era Adriano Corradini, che si è spento ieri nella sua casa all’età di 83 anni.

La vita di Corradini è legata a doppio filo con quella del territorio in cui era nato e abitava. Prima come reggente, dal 1970 al 1972, e poi presidente per 50 anni dell’attivissima Pro Loco albinetana (una tra le più antiche d’Italia), non c’era cittadino che non lo conoscesse e che non lo vedesse in prima fila durante le iniziative organizzate dall’associazione. Per sua iniziativa nacque la Sagra del Lambrusco e fu portata avanti con grande successo la festa dei ciccioli Balsamici. Tra i tanti volti noti che riuscì a portare ad Albinea, ci furono una giovanissima Mina, che nel 1960 canto per una raccolta fondi in favore della Croce Rossa, e l’allora ministro della Difesa Sergio Mattarella, oggi Presidente della Repubblica.

Non è semplice descrivere la poliedrica attività di quest’uomo, che spaziava dalla valorizzazione del territorio, al recupero della sua storia, alla passione per l’arte e la ricerca. Appassionato anche di storia locale ha pubblicato diversi libri editi dalla Proloco di Albinea di cui è stato appassionato presidente.

Con tenacia e studio lavorò per raccontare il notevole patrimonio architettonico e paesaggistico delle colline albinetane, senza dimenticare mai quello artistico presente nelle varie chiese del territorio. Era anche attivissimo socio del Lions Club di Albinea e, sin dagli inizi, della Società Reggiana di Archeologia e del Gruppo Archeologico Albinetano. Collaborava costantemente con la biblioteca Pablo Neruda, la cui sede è proprio accanto a quella della Pro Loco in via Morandi.

Il 27 maggio del 2018, in occasione dei suoi 80 anni, Corradini aveva presentato, in una sala civica gremita, il suo ultimo libro dal titolo “Una vita tra arte e storia”. Nel volume è

contenuta la storia artistica e culturale della sua vita, che si intreccia con quella del Comune, in cui si ricorda, tra le altre cose, la creazione, nella sede del Cea di Borzano, di un allestimento didattico che raduna tutti i reperti romani rintracciati sul territorio e una serie di antiche ceramiche restaurate che sono state rinvenute nel castello di Borzano.

L’anno successivo, durante l’inaugurazione della Sagra del Lambrusco, Adriano aveva ricevuto dall’Unpli (Unione delle Pro Loco d’Italia), un riconoscimento speciale per gli 80 anni dell’associazione che dirigeva.

Appartenente a una delle più antiche famiglie albinetane, Corradini, nato il 4 gennaio del 1938, frequentò la scuola d’Arte Gaetano Chierici di Reggio e si è diplomò all’Istituto Adolfo Venturi di Modena nel 1958.  Dopo il servizio militare a Orvieto, per alcuni anni ha alternato la sua attività di grafico pubblicitario all’insegnamento del disegno nelle scuole medie di Reggio, Albinea e Borzano.

Nel 1968 la passione per la serigrafia lo portò ad avviare con l’amico di sempre, Caraffi Giancarlo, un’attività artigianale di stampa artistica che lo mise in contatto con maggiori maestri italiani: Sassu, Guttuso, Borra, Treccani, Tamburi, insieme a quasi tutti i più noti reggiani contemporanei, da Tamagnini a Incerti, Leonardi, Cavicchioni, per non parlare del coetaneo Nani Tedeschi, col quale strinse una stretta e amichevole collaborazione che in circa 20 anni lo portò a produrre in serigrafia un centinaio di opere. D’altra parte il Corradini era figlio d’arte. Il padre Ferruccio, pittore, discepolo di Ottorino Davoli, gli aveva trasmesso la passione per l’arte figurativa. Negli ultimi anni Adriano si era cimentato anche nella scultura. Suo è il busto dell’Ariosto a Canossa e il monumento di Botteghe di Albinea dedicato al fatto d’arme accaduto a Villa Rossi.

“Esprimo, a nome della comunità, dell’amministrazione e di tutti i gruppi consigliari, profondo cordoglio per una perdita che lascia Albinea priva di un testimone appassionato, competente e innamorato della storia del territorio. Ci mancheranno la sua intraprendenza, la sua capacità organizzativa e il suo spirito collaborativo. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore”, ha detto il sindaco Nico Giberti.

“Ci vorrebbero pagine intere e uno spesso album fotografico per ricordare il contributo di Adriano nel tessere con passione la storia del nostro amato paese – ha scritto in un post su Facebook la parlamentare ed ex sindaco di albinea Antonella Incerti – Con pubblicazioni, iniziative, studi e con la sua costante presenza nei momenti più significativi come nello scorrere della vita quotidiana della comunità. E’ stato un vero testimone, attento e discreto nello stesso tempo, della nostra storia. Ci univa la volontà e la passione di rendere Albinea viva, accogliente, bella e la grande, reciproca stima. Grazie Adriano per tutto questo”.

Corradini lascia nel dolore la moglie Tina e il figlio Filippo.

Nel messaggio di cordoglio alla famiglia la sua Pro Loco ha scritto, a nome di tutti gli albinetani, “A lui, uomo d’esempio e orgoglio della nostra comunità, dedichiamo il nostro commosso pensiero con sincera gratitudine”.

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Figura encomiabile per magnanimità, animo gentile e generoso, artista ed amante dell’arte: Adriano Corradini, è deceduto domenica scorsa, alle 16, nella sua dimora di Albinea, aveva 83 anni. Da anni presidente della proloco albinetana, era noto a tutti per la sua disponibilità verso il prossimo, la bontà, colonna portante di varie associazioni, fra cui, il Lions club Albinea, Ludovico Ariosto, il gruppo archeologico albinetano, l’associazione Amici del Chierici.

Lascia la moglie Tina e il figlio Filippo.

 

Noto come artista, scultore, scrittore, era molto affezionato all’istituto d’arte “Gaetano Chierici”, ora liceo, che ha frequentato come il proprio padre, pittore, questa è la scuola in cui ha studiato anche suo figlio. È stato compagno di studi ed amico di tutti gli i maggiori artisti reggiani. Corradini, come scrittore, era grande conoscitore di storia locale, aveva scritto: e pubblicato nel ’79: “Immagini della Storia di Albinea”. Nel giugno del 2018 aveva presentato nella sala civica del comune di Albinea il suo volume:” Una vita tra arte e storia”, festeggiando così suoi 80 anni. Nel libro racconta la sua storia legata al suo comune, gli studi, la vita come insegnante nelle scuole medie di Albinea e Borzano, infine, la sua attività di imprenditore della serigrafia alla “Lasa Serigraf”, l’azienda, che aveva fondato ad Albinea. In quella serigrafia venivano riprodotte riproduzioni d’arte. Corradini aveva operato per molti noti artisti reggiani e nazionali, si era adoperato per collaborazioni storico artistiche per Albinea, partecipando ai restauri del patrimonio artistico del suo comune, fra cui un allestimento didattico con i reperti romani del territorio e antiche ceramiche restaurate, ritrovate nel castello di Borzano. Ora, oltre a familiari, lo rimpiangono e lo ricordano: il sindaco di Albinea Nico Giberti, la parlamentare Antonella Incerti, Isa Montanari (vice presidente del gruppo archeologi albinetano), Fabrizio Sevardi, presidente del lions club  Albinea Ludovico Ariosto, insieme a tutti i soci, Aurora Marzi presidente dell’ associazione Amici del Chierici con tutti gli associati, Giuseppe Adriano Rossi, presidente della deputazione Storia Patria, l’architetto Enrico Manicardi,  tutti gli amici, coloro i quali lo hanno conosciuto insieme al personale del Chierici, liceo per il quale con gli Amici del Cherici si è sempre adoperato con grande passione.

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La Sezione di Reggio Emilia della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi ricorda con affetto e riconoscenza il socio corrispondente Adriano Corradini, allievo degli Istituti Chierici e Venturi, che ha saputo fare di arte e storia un binomio  inscindibile nella vita e nella professione.

Queste passione si evincono dalle numerose e puntuali pubblicazioni di Corradini dedicate alla storia e all’arte della “sua” Albinea;  dal suo impegno generoso nella Pro Loco albinetana, di cui era attivo presidente; nelle ricerche storiche, artistiche, archeologiche che hanno contrappuntato la sua esistenza.

Il Presidente, Giuseppe Adriano Rossi

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Un gravissimo lutto ha colpito il Lions Club Albinea “Ludovico Ariosto”.

Un’inesorabile malattia ha stroncato il socio prof. Adriano Corradini, che nel Club ha rivestito importanti ruoli e  si è contraddistinto per costante impegno, attivismo e capacità di proporre iniziative.

Con commosse parole lo ricorda il presidente Fabrizio Sevardi: “Amico dalle rare doti umane e intellettuali e Socio esemplare ed insostituibilmente fondamentale per la storia del nostro Club, artista e docente di grande valentia che ha lasciato numerose tracce indelebili della sua arte – alcune particolarmente dedicate al nostro Club -, cittadino esemplare, animatore culturale ed impegnato nella vita della “sua” Albinea, dove costituiva un punto di riferimento imprescindibile.

Lascia un vuoto enorme in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Rimarrà per sempre un esempio luminoso per i grandi valori che ha saputo esprimere nel corso di tutta la sua vita”.

Il presidente Fabrizio Sevardi

Il fondatore della Protezione Civile di Albinea, Wolfram Grosset, si è spento ieri all’età di 67 anni. Molto noto e stimato ad Albinea, Grosset, chiamato da tutti “Wolly”, avrebbe compiuto 68 anni il 21 giugno.

Pioniere nel campo della Protezione Civile reggiana, fu uno dei fondatori del “Club Titanic” nel 1980, associazione dedicata alle radiocomunicazioni in emergenza. Nel 1997, insieme ad un gruppo di giovani albinetani, diede vita il gruppo volontari di Protezione Civile di Albinea. Elettrotecnico di professione, fu stato per molti anni presidente del gruppo da lui fondato, portando avanti con passione e determinazione la sua idea di Protezione Civile, basata soprattutto sulla collaborazione con le istituzioni e con le altre associazioni di volontariato locali.

Grazie alla sua perseveranza e al suo entusiasmo, con il passare del tempo il gruppo si è ampliato nel numero di soci iscritti e nelle specializzazioni, fino a diventare un punto di riferimento comunale e provinciale, partecipando a numerose emergenze ed esercitazioni. “Ti ricorderemo sempre per il tuo impegno e i tuoi insegnamenti”, scrivono in un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia gli amici del gruppo di Protezione Civile.

“Dobbiamo alla determinazione, alla generosità e all’impegno di Wolfram la nascita della Protezione civile di Albinea, che da allora rappresenta lo spirito solidale della nostra comunità. – afferma il sindaco Nico Giberti – Porgo, a nome della comunità, dell’amministrazione e di tutti i gruppi consiliari, le più sentite condoglianze alla famiglia”.

Grosset lascia nel dolore la moglie Vittorina, i due figli Stefano e Matteo e i nipoti.