«Nascono dubbi sulla nuova campagna Tamponi Rapidi in autosomministrazione: farmacie libere di vendere il servizio senza prescrizione e poliambulatori gravati di uno specifico iter burocratico». Così Massimo Carpigiani, Presidente Regionale dei poliambulatori privati aderenti ad ANISAP.

Per i Poliambulatori ANISAP il protocollo sottoscritto con la Regione prevede infatti che, a fronte di una ricetta medica, la somministrazione dell’esame sia gestita dal Medico Competente Aziendale o dal personale sanitario ANISAP; un criterio totalmente assente, invece, presso le farmacie, dove non sussiste la richiesta di ricetta medica e il tampone viene eseguito in autosomministrazione.

“Siamo ad affermare con determinazione che il servizio dei nostri poliambulatori è completamente differente – commenta Massimo Carpigiani – e, pur non puntando il dito contro i farmacisti, vogliamo sottolineare la professionalità dei nostri operatori, certificata dagli organi di Sanità Pubblica della nostra Regione attraverso un preciso iter di verifica qualitativa, che dà maggiori garanzie sulla corretta esecuzione della prestazione e sulla sua attendibilità”.

“Ci sembra doveroso informare la cittadinanza dell’importante differenza che caratterizza il servizio garantito dalle nostre strutture sanitarie – conclude Carpigiani – considerando che l’assistenza qualificata del farmacista non può certamente essere parificata a quella di un operatore sanitario che esegue di routine questo tipo di test: rivendichiamo pertanto il nostro servizio professionale, il cui svolgimento non si limita alla semplice supervisione dell’utente mentre si autosomministra l’esame”.