È dedicata a Mirella Freni a un anno dalla scomparsa, avvenuta il 9 febbraio 2020, la tradizionale programmazione operistica della domenica mattina alle 10 che Rai Cultura propone sul suo canale Rai5. Nel mese di febbraio dunque, sono proposti quattro grandi spettacoli che hanno visto protagonista il grande soprano italiano in teatro o in televisione.
Si inizia domenica 7 febbraio con Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, andata in scena al Teatro alla Scala nel 1989 nell’allestimento firmato da Lamberto Puggelli con la direzione musicale di Gianandrea Gavazzeni, del quale il 5 febbraio ricorre il venticinquesimo anniversario della scomparsa. Protagonisti sul palco accanto a Mirella Freni sono Fiorenza Cossotto, Peter Dvorský, Alessandro Cassis, Ernesto Gavazzi, Osvaldo Di Credico, Patrizia Dordi e Sara Mingardo. La regia televisiva è curata da Brian Large.
Il secondo appuntamento, domenica 14 febbraio, è con la storica edizione realizzata dalla Rai per la TV di Cecchina, ossia la buona figliola, che Niccolò Piccinni trasse dal dramma giocoso di Carlo Goldoni. La direzione musicale è di Franco Caracciolo, mentre la regia è affidata a Virginio Puecher. Con Mirella Freni ci sono Sesto Bruscantini, Werner Hollweg, Rita Talarico, Valeria Mariconda, Gloria Trillo e Bianca Maria Casoni.
Il terzo spettacolo, domenica 21 febbraio, vede Mirella Freni protagonista accanto a un altro grandissimo modenese: Luciano Pavarotti. È La bohème, andata in scena al Teatro Regio di Torino nel 1996 in occasione del centenario dell’opera di Puccini, che vide la luce proprio nel capoluogo piemontese. Lo spettacolo è firmato da Giuseppe Patroni Griffi, mentre la direzione musicale è affidata a Daniel Oren. Sul palco accanto ai due protagonisti anche Nicolai Ghiaurov, Lucio Gallo, Anna Rita Taliento e Pietro Spagnoli. La regia televisiva è di Ilio Catani.
L’ultima domenica, il 28 febbraio alle 10, è in compagnia del capolavoro di Gaetano Donizetti L’elisir d’amore, proposto nella storica edizione realizzata negli studi televisivi della Rai di Torino nel 1968. Nel cast, accanto a Mirella Freni, Sesto Bruscantini, Renzo Casellato, Enrico Dezan ed Elena Zilio. La direzione musicale è affidata a Mario Rossi, la regia è di Alessandro Brissoni, mentre le coreografie sono ideate da Susanna Egri.
UN ALLIEVO DI KABAIVANSKA E PAVAROTTI NEI PANNI DI DON CARLO
Il tenore Andrea Caré, allievo di Raina Kabaivanska e di Luciano Pavarotti, vestirà i panni di Don Carlo nella nuova produzione dell’opera verdiana che andrà in scena domani, sabato 6 febbraio alle 20, al Teatro Comunale. Nel 2006, dopo aver debuttato al Teatro Caio Melisso di Spoleto nel ruolo di Jarba nella Didone Abbandonata di Galuppi, Caré giunse a Modena per perfezionarsi con Raina Kabaivanska. Fu grazie a lei che divenne allievo di Luciano Pavarotti nei primi sei mesi del 2007. “Ho dei ricordi commoventi di quel periodo trascorso a Modena – ha dichiarato di recente – e oggi interpretare Don Carlo resta per me una grande sfida”.
Don Carlo, che sarà seguito in tutto il mondo nel contesto del progetto regionale OperaStreaming, porta sul palcoscenico modenese un cast di interpreti d’eccezione: oltre ad Andrea Caré, il basso Michele Pertusi, il baritono Luca Salsi, il soprano Anna Pirozzi e il mezzo soprano Judit Kutasi, ospiti abituali di teatri quali Metropolitan di New York, La Scala di Milano, il Royal Opera House di Londra, l’Opéra di Parigi e l’Opera nazionale di Berlino. La direzione musicale dell’opera è affidata a Jordi Bernàcer alla guida dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena.