L’apertura di nuovi percorsi stradali, con le cosiddette “ricuciture” all’interno del quartiere Madonnina nell’ambito della realizzazione della Diagonale, “migliorerà la permeabilità della zona a favore dei residenti, senza attirare nuovo traffico esterno. Per le auto provenienti da fuori, infatti, non sarà conveniente cercare di bypassare la viabilità principale attraversando il quartiere che è zona 30”. Lo ha affermato l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi rispondendo, nella seduta del 30 dicembre del Consiglio comunale, a un’interrogazione sulla mobilità nell’area, presentata dalla consigliera di Modena civica Katia Parisi che chiedeva di verificare i flussi di traffico alla luce dei prossimi interventi nel quartiere.
Nella sua risposta, l’assessora ha ricordato il percorso successivo alla dismissione della linea ferroviaria storica, che, già nell’estate del 2017, aveva visto un primo intervento di “ricucitura” con la creazione di piste ciclabili e pedonali tra le vie Tabacchi – Cabassi, Fiorenzi – Rinaldi, Saltini – Nobili e Fonte San Geminiano ovest – Fonte San Geminiano est. A seguire erano stati realizzati alcuni assi di collegamento per le auto, a partire dalla rotatoria tra le vie Paolucci e Breda, che avevano consentito di alleggerire il transito sul cavalcavia della Madonnina e di facilitare l’accesso alla tangenziale.
Proprio in questo contesto, ha rilevato l’assessora, “sono previste ora due nuove opere che completeranno la ricucitura dei nuclei abitati del quartiere interessando i due tratti di via Don Fiorenzi – via Tommaso Rinaldi e via Nobili – via Don Saltini”. All’altezza di queste connessioni, infatti, saranno realizzati collegamenti stradali interni che attraverseranno tra l’altro la vecchia linea ferroviaria. Gli interventi saranno effettuati contestualmente ai lavori lungo la Diagonale, il corridoio ecologico dedicato alla mobilità sostenibile in costruzione sull’asse dell’ex percorso dei treni, il cui cantiere è attualmente in corso fino al Polo Leonardo, ma è già in programma il proseguimento dell’opera almeno fino a Cittanova e all’area di Marzaglia.
Alla base di questi interventi di “ricucitura” ci sono anche le simulazioni previste dal Pums, che, attraverso un modello di traffico e le relative valutazioni svolte sulle singole opere, hanno l’obiettivo di valutarne gli impatti, l’efficacia e la compatibilità rispetto ai propositi dello stesso Piano urbano della mobilità sostenibile. Dalle verifiche “emerge – ha osservato in aula l’assessora Filippi – che i due nuovi collegamenti porteranno benefici evidenti per i residenti dei quartieri interessati (come l’accorciamento degli itinerari), senza attrarre traffico improprio, e risulteranno compatibili con la viabilità locale”.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Alberto Cirelli (Pd) ha rilevato che il progetto della Diagonale, “uno dei più importanti degli ultimi dieci anni”, è stato condiviso in molte occasioni con gli abitanti del quartiere, attraverso assemblee molto partecipate. Le ricuciture, ha specificato, sono state pensate per la viabilità interna in risposta alle esigenze del quartiere, in quella zona, infatti, si trovano scuole e molti centri di aggregazione. “La consigliera – ha affermato – avrebbe potuto consultarsi con uno qualsiasi dei numerosi protagonisti di un percorso partecipativo durato anni, invece ha scelto di presentare un’interrogazione”.
In replica, Katia Parisi ha sottolineato di “non avere mai messo in dubbio il percorso partecipativo”, ribadendo, però, “che le rilevazioni e le analisi dei flussi di traffico attuali possono essere utili per individuare cambiamenti sopravvenuti che potrebbero rendere meno necessari i due nuovi interventi”.