Il numero di piante di ciliegia Moretta a Vignola tornerà a crescere, finalmente. Dopo essere stata considerata praticamente una varietà estinta, il 15 novembre 2019 alla Biblioteca Auris di Vignola più di 200 piante saranno consegnate da Slow Food e dal Comune di Vignola agli agricoltori aderenti al disciplinare del Presidio Slow Food.
Per festeggiare questo importante traguardo, la comunità di agricoltori, attivisti e appassionati “Salviamo la Moretta” promuove un incontro pubblico con i cittadini e i produttori vignolesi per presentare il disciplinare di produzione adottato per la ciliegia Moretta Presidio Slow Food, che introduce un deciso approccio alla sostenibilità nella coltura di questa varietà tradizionale, per molti anni vicina all’estinzione e ora rilanciata e commercializzata con la denominazione “Presidio Slow Food”.
Venerdì 15 novembre 2019 alle ore 18.30 alla biblioteca Auris di Vignola, l’appuntamento dal titolo “Agricoltura, ciliegie e cambiamento climatico” che si inserisce nel programma dell’evento “Festival Mente Locale, visioni sul territorio” e racconta la storia di un frutto che è stato vicino all’estinzione e che sta invece tornando ad essere un simbolo identitario del territorio vignolese ma soprattutto un simbolo di un modello di sostenibilità ambientale e sociale.
Il disciplinare di produzione del Presidio Slow Food è il frutto di una importante collaborazione tra il Comune di Vignola, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità, l’Università di Modena, l’Università di Bologna e il Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola con l’obiettivo di coniugare due temi fondamentali:
la difesa della biodiversità attraverso la valorizzazione delle qualità organolettiche di una eccellenza unica dell’agroalimentare italiano
un modello di produzione agricola rispettoso del territorio e di chi lo vive
Interverranno il Prof. Francesco Sottile, docente di Arboricoltura all’Università di Palermo con interessi scientifici legati alla conservazione della biodiversità di interesse agrario, all’agroecologia e agli aspetti biologici e fisiologici delle specie arboree degli ambienti mediterranei, componente del Comitato Esecutivo di Slow Food Italia e della Fondazione per la Biodiversità di Slow Food e Stefano Lugli, coordinatore gestionale all’Università di Bologna dei laboratori e campi sperimentali del Centro didattico universitario di Cadriano. Specializzato in miglioramento genetico delle piante da frutto e responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca su ciliegio e susino in tematiche che spaziano dall’innovazione varietale ai moderni sistemi di impianto fino alle tecniche di produzione integrata e di difesa eco compatibili.