Nell’ambito del percorso del 18° congresso provinciale Cgil, si sono chiusi questa settimana i congressi di alcune categorie (Filctem, Sunia, Filt, Fp), mentre sono oggi in svolgimento quelli di Nidil e Fillea. Si aprono invece la prossima settimana quelli di Flai, Filcams, Fisac, Flc, Slc e Fiom e per ultimo il congresso del sindacato pensionati Spi/Cgil il 22 e 23 ottobre, per arrivare al congresso confederale Cgil il 25-26 ottobre.
Nella giornata di lunedì 15 ottobre, l’avvio del congresso Flai/Cgil che si estende anche alla giornata di martedì 16 ottobre.
Dunque due giorni di dibattito congressuale per il sindacato agroindustria Flai/Cgil di Modena lunedì e martedì 15 e 16 ottobre presso la sala convegno del ristorante “Le Cardinal” a Bastiglia (via Canaletto, 23).
Ottanta delegati eletti in 67 assemblee congressuali, che si sono svolte da fine luglio a inizio ottobre, si confronteranno per discutere le linee programmatiche dei prossimi quattro anni e per eleggere il futuro gruppo dirigente locale.
L’apertura dei lavori è prevista per lunedì 15 ottobre alle ore 13.30 con l’accoglienza di delegati, a cui seguirà la nomina di presidenza e commissioni. E’ previsto il rapporto di attività del segretario uscente Marco Bottura. A seguire il dibattito con intervento, fra gli altri, di Erminio Veronesi della segreteria provinciale Cgil.
La mattina di martedì 16 ottobre sono previsti, fra gli altri, interventi di Umberto Franciosi segretario regionale Flai/Cgil e le conclusioni di Mauro Macchiesi della segreteria nazionale Flai. I lavori proseguono nel pomeriggio con l’espletamento delle procedure congressuali e l’elezione degli organismi dirigenti.
Il congresso Flai (il 7° a livello provinciale) affronterà i temi caldi del settore, a cominciare dal contrasto alle cooperative spurie nel settore della macellazione carni, sino alla tutela dei lavoratori nell’agricoltura. Negli ultimi anni si è infatti assistito ad un degrado delle condizioni lavorative a causa dell’illegalità sempre più diffusa nel sistema degli appalti dell’agroindustria e dell’utilizzo di forme contrattuali sempre più precarie (voucher).
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Martedì 16 ottobre alle ore 8,30 presso la sede Cgil di Modena si aprono anche i lavori del congresso della Filcams/Cgil (il 15° a livello provinciale) che rappresenta i settori del terziario, commercio e servizi. Prevista la relazione introduttiva del segretario regionale della Cgil Emilia Romagna, attuale reggente della categoria a Modena, Antonio Mattioli e fra gli altri interventi, quelli del segretario della Cgil di Modena Erminio Veronesi e le conclusioni di Elisa Camellini della segreteria nazionale Filcams.
Il congresso, che si terrà in un’unica giornata, rappresenterà anche il momento per definire i futuri assetti della categoria.
Partecipano al congresso 120 delegati eletti nelle 248 assemblee di base svolte da metà luglio nei luoghi di lavoro. Il documento n.1 “Il lavoro è” (primo firmatario a livello nazionale Susanna Camusso) ha ottenuto oltre il 98,2% dei consensi.
Al centro del dibattito congressuale: la Carta dei diritti universali del lavoro, la contrattazione, gli appalti, la precarietà, la centralità del lavoro per sostenere la ripresa economica e la lotta all’illegalità
La Filcams/Cgil conferma l’impegno al contrasto delle liberalizzazioni degli orari commerciali che, contrariamente agli obiettivi di aumento occupazionale e dei consumi, ha sinora invece prodotto un peggioramento delle condizioni di lavoro degli occupati nella Grande Distribuzione, ha aumentato la precarietà con l’utilizzo di molti lavoratori con contratti atipici e di brevissima durata, e ha portato alla chiusura di piccoli negozi con rischio di desertificazione dei centri storici.
Si affronterà anche il delicato tema degli appalti (di servizi nel pubblico e nella sanità e nelle filiere del manifatturiero), e le scelte di tagli lineari che hanno portato a riduzione di orario di lavoro e salari per gli occupati.
L’obbiettivo è di contrastare tali scelte, partendo dal Piano per il lavoro della Cgil e dalla Carta dei diritti, esercitando una maggiore confederalità e anche con proposte di ricomposizione dei cicli produttivi.
La Filcams/Cgil è inoltre impegnata sul fronte del rinnovo dei contratti di settore ancora aperti e sulla contrattazione aziendale, dove a fronte del perdurare della crisi, e in assenza di politiche pubbliche di sostegno, le controparti puntano prevalentemente a recuperare margini di profitto attraverso il tentativo di riduzione del taglio del costo del lavoro.
Oggetto di analisi e proposte anche l’alta quantità di contratti part-time nel commercio (contratti spesso “involontari” con poche ore da svolgere su un nastro orario lungo), la prevalenza del lavoro femminile, la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’aumento del lavoro irregolare, la sperimentazione della contrattazione inclusiva di sito/filiera per unificare diritti e tutele di dipendenti e lavoratori degli appalti.
Le sfide che attendono la categoria sono particolarmente impegnative, anche per rispondere concretamente ai bisogni dei lavoratori.
La categoria si presenta a congresso forte di 11.422 iscritti (al 31.12.17).