Termina oggi poco dopo le 13 la prima seduta di chirurgia generale programmata svolta all’Ospedale di Pavullo dall’équipe dell’Ospedale di Sassuolo diretta dalla dottoressa Silvia Neri, che si aggiunge, a cadenza settimanale, a quelle già in essere nel blocco operatorio.
Come previsto nel progetto di riqualificazione approvato dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria della Provincia di Modena, il potenziamento permetterà di far lavorare a pieno regime la piattaforma chirurgica dell’Ospedale di Pavullo con le sue sale operatorie, accrescendo al contempo la competence dei professionisti sul territorio. Quasi 600 in più all’anno (+25%), una volta raggiunto l’incremento delle 4 sedute aggiuntive settimanali previste nel progetto, un ampliamento di offerta che andrà a beneficio dell’Alto Frignano oltre che dell’intera provincia.
Si tratta infatti di un primo step, a cui seguirà il 4 dicembre l’integrazione di un’altra seduta chirurgica settimanale, in regime di ricovero ordinario o one day surgery. Ultimo passaggio, quello previsto con l’inizio del 2018 quando diventeranno tre le sedute operatorie settimanali aggiuntive, cui si accompagnerà un incremento dell’attività dell’Unità Operativa di Ortopedia, da sempre uno dei fiori all’occhiello dell’Ospedale di Pavullo, con una ulteriore seduta settimanale aggiuntiva. L’intero progetto prevede l’acquisizione di un medico ortopedico, un medico anestesista, oltre a quattro infermieri di sala operatoria e a un OSS.
“Si tratta di un potenziamento che riguarda la chirurgia generale e ortopedica programmata – spiega Elis Sacchi, Direttore del Dipartimento Attività Chirurgiche dell’Azienda USL di Modena –, che affronterà progressivamente interventi di sempre maggiore difficoltà in termini di tecnologia, tecnica e sicurezza. Operazione rilevante perché attorno all’attività chirurgica ruota sempre la vita dell’intero ospedale: tale ampliamento qualificherà ancor di più l’Ospedale di Pavullo come elemento fondamentale della rete territoriale”.
Il piano prevede anche la ristrutturazione e l’adeguamento tecnologico delle sale operatorie: un progetto del valore di quasi 2 milioni di euro che sarà realizzato senza interrompere l’attività chirurgica programmata.