E-R-FestivalUn’anteprima d’eccezione con i geniali Elio e le Storie Tese segna il prossimo 29 giugno a Faenza l’avvio ufficiale della XVI° edizione dell’Emilia Romagna Festival, in programma dal 16 luglio al 10 settembre tra le location più suggestive della regione.

La rassegna, unica nel suo genere, si svilupperà anche quest’anno su quattro province – Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Cesena – e oltre venti comuni del territorio, presentando nell’arco di due mesi quarantuno appuntamenti di Grande Musica, pensati per un pubblico diversificato nei gusti e nelle sensibilità.

“Building bridges” è il fil rouge di questa edizione sotto la rinnovata direzione artistica del maestro Massimo Mercelli che a questo proposito dichiara “In un momento in cui i muri, le barriere, la chiusura delle frontiere sembrano l’unica opzione possibile, noi crediamo che i ponti culturali siano più che mai fondamentali, occasione di confronto, di dialogo e comprensione reciproca”.

Il cartellone che spazierà dai classici ai contemporanei, dalla sinfonica alla cameristica, dal jazz al flamenco con incursioni nella danza, prosa e teatro, sarà caratterizzato da due vocazioni principali: da un lato guarderà alle grandi aree e culture del mondo, in particolare l’Oriente, dall’altro, a segnare una continuità con le precedenti edizioni, sarà legato alla figura di un maestro indiscusso della musica colta occidentale, Johann Sebastian Bach. Altrettanto significativa sarà l’attenzione alla contemporaneità attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni, con commissioni a compositori noti e meno noti, e programmazioni attente ai nuovi repertori e ai giovani musicisti.

Il festival s’inaugura sabato 16 luglio (ore 21) presso il Teatro Diego Fabbri di Forlì, con la prima italiana di Confucius, balletto prodotto dalla China National Opera and Dance Drama Theater, e presentato in collaborazione con Festival Ljubljana e Mittelfest 2016. Il più antico e importante teatro cinese di danza e opera tradizionale porta a Forlì una delle sue ultime creazioni, Confucius basato sulla vita e la filosofia del grande pensatore. Un grandioso spettacolo, con meravigliosi costumi, ricercate coreografie e 60 ballerini in scena che daranno “vita alla sua vita”.

Anche il concerto di chiusura guarderà a Oriente con una delle migliori orchestre professionali della Cina. Il 10 settembre (ore 21) nella scenografica Rocca Sforzesca di Imola, la Shenzhen Symphony Orchestra (SSO) accompagnata da due giovani ma già affermati solisti, Yong Ma al flauto e Xi Chen al violino, e diretta da Daye LIn, altro talento in ascesa vincitore del 6° Concorso internazionale per direttori d’orchestra Sir Georg Solti di Francoforte, si esibirà in un repertorio di musiche occidentali che include una prima italiana del compositore cinese Zhenmin Xu. Il concerto è organizzato in collaborazione con Festival Ljubljana e Settimane Musicali Meranesi, e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Cinese in Italia.