Dai primi esiti dell’autopsia sembra rafforzarsi la possibilità del suicidio per impiccagione come causa della morte di E M., 29enne che viveva a S. Giovanni in Persiceto con il marito e due figlie. L’uomo, 36 anni, aveva portato la moglie al pronto soccorso nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, quando era già cadavere, riferendo di averla trovata impiccata nel garage di casa e di aver tentato di rianimarla. L’uomo era stato sentito dai carabinieri e dal Pm Stefano Orsi dopo che il suo racconto ai medici aveva destato alcune perplessità, così come il fatto che la coppia avesse un rapporto non semplice. Dall’accertamento medico legale sarebbe emerso che il segno sul collo della donna è compatibile con la corda ed è stato prodotto quando era ancora viva. Non ci sarebbero sul corpo altre lesioni. Ora bisognerà attendere l’esito degli esami tossicologici.