Oggi più che mai i videogiochi sono un compagno di vita dei nostri figli, ma sappiamo come influenzano le loro giovani menti? Ci siamo mai fermati a verificare che controindicazioni hanno? Sono domande che per fortuna si fanno anche i nostri politici, con lo scopo di tutelare i nostri giovani. Uno di questi politici è Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione di iniziativa parlamentare europea “Europa dei Diritti”, che da anni si occupa proprio della difesa dei diritti dei cittadini. Si è infatti prodigato contro i videogiochi violenti per bambini (http://www.bologna2000.com/2014/12/30/on-tiziano-motti-altola-ai-videogiochi-violenti-per-bambini/) facendosi interprete del malumore nato in seno al Parlamento Europeo, in seguito alla notizia che la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva deciso di permettere la vendita di videogiochi violenti anche ai bambini. Risulta inammissibile che questi videogiochi, che forniscono esempi di vita criminale come modelli da imitare, circolino sul mercato. Ci sono esempi di giochi che inneggiano al furto, e altri addirittura alla violenza esasperata. Non sono rari gli esempi di bambini che, a causa di questi cosiddetti giochi, si estraniano dalla realtà e compiono azioni di cui non si ricordano nemmeno.