Sisma-Firma-interventi-pianAl via agli interventi inseriti nei piani organici dei centri storici di 24 Comuni colpiti dal sisma del 2012 per i quali la Regione, con risorse proprie, ha stanziato 18 milioni di euro. Questa mattina in viale Aldo Moro i Comuni interessati (delle province di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Modena) e l’assessore con delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi hanno firmato l’accordo per la rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma in attuazione dei Piani organici.
Dei 24 Comuni, 13 sono quelli che hanno previsto interventi in centri storici con “zone rosse” e sono: Camposanto, Carpi, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Crevalcore, Finale Emilia, Mirabello, Mirandola, Novi di Modena, Reggiolo, San Felice sul Panaro, Sant’Agostino, ai quali si aggiunge il comune di San Possidonio nel quale, pur essendo individuata la zona rossa, il centro storico è molto piccolo per cui gli interventi vanno a ricadere all’interno del centro urbano.
Tutti gli interventi finanziati puntano a favorire nella ricostruzione una nuova funzionalità del tessuto urbano che veda migliorata l’accessibilità e dei servizi di prossimità nell’ambito della nonché la riorganizzazione degli spazi pubblici e di relazione. Il tutto rafforzando l’identità dei luoghi per conservarne la morfologia urbana e per ricreare le condizioni di sicurezza e di vivibilità contrastando la perdita di attrattività.
«Siamo riusciti, con la manovra di variazione di bilancio 2015, a finanziare finanziare tutti i Comuni. Un altro passo per la ricostruzione, ma non solo degli edifici ma anche della socialità. Infatti rispetto agli obiettivi generali fissati dalla Giunta – sottolinea l’assessore Costi –  risulta prioritario dai progetti presentati l’obiettivo dei Comuni di ricostruire anche l’identità dei territori attraverso interventi che generano  di nuovi valori e servizi in grado di promuovere qualità e riattivare un ruolo attrattivo e vitale ai territori. Le trasformazioni si propongono di ripartire dai centri capoluoghi per ripensare ad una nuova struttura urbana per superare le maggiori criticità aprendosi anche ai territori limitrofi e mettendo in relazione i centri urbani con le potenzialità del territorio comunale nel suo complesso, in riferimento al patrimonio storico ed ambientale».
I progetti mettono al centro principalmente temi quali il miglioramento del sistema di accessibilità (dalla progettazione di spazi pubblici di relazione, alla nuova viabilità e alla mobilità “lenta” ciclo-pedonale), la qualificazione dei servizi (da nuovi spazi pubblici alla qualificazione dei sotto servizi e a servizi smart) e la riorganizzazione delle attività economiche (dai mercati alle attività private).
Tabella con gli interventi Comune per comune