Unimore-ReggioPer Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia arriva un’altra importante conferma del suo crescente ruolo attrattivo. Secondo un’indagine pubblicata nella giornata di lunedì 2 novembre dal quotidiano Sole 24 Ore, relativa alla dinamica delle immatricolazioni prima volta al Sistema Universitario (SU) italiano, desunta dalla Anagrafe nazionale studenti del MIUR, l’ateneo modenese-reggiano è tra le università che hanno avuto nel quinquennio 2011-2015 uno dei maggiori incrementi.

A fronte di un arretramento del – 6,8% fatto segnare nel suo complesso dalle università italiane, che evidenzia ed accentua il ritardo del nostro Paese per quanto riguarda il numero di laureati nella Ue, Unimore mette a segno un ottimo + 9,9%, preceduta tra gli atenei con oltre tremila matricole solo da Bergamo (+ 23,7%), Venezia Ca’ Foscari (+ 18,5%) e Torino Politecnico (+ 15,9%).

Nella classifica generale comunque Unimore raggiunge l’11esima posizione su 61 atenei statali considerati, che gli vale a livello reginale emiliano-romagnolo la migliore performance, davanti a Bologna (+ 2,2%), Ferrara (- 13,5%) e Parma (- 36,1%).

In termini assoluti, con una popolazione di 3.905 matricole prima volta al SU Unimore ha le potenzialità per dimensione di diventare entro pochi anni il secondo ateneo della regione Emilia Romagna.

Ed il trend favorevole di nuovi immatricolati prosegue anche in questo anno accademico 2015/2016, poiché alla data odierna (3 novembre 2015) a parità di offerta formativa di corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico (senza tener conto quindi del nuovo corso di laurea triennale avviato quest’anno in Scienze e Tecniche psicologiche) – nel confronto alla stessa data con l’anno passato – l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per quanto riguarda gli immatricolati prima volta al SU (4.263) registra un ulteriore brillante incremento del + 6,27%, valore che sale addirittura al + 11,59% se si prende in esame l’insieme dei corsi triennali e magistrali a ciclo unico.

“I dati – sottolinea il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano –  parlano da soli e valgono più di qualsiasi classifica, poiché il vero indice di gradimento per un Ateneo è quello che si misura attraverso l’andamento delle immatricolazioni. E in questi anni Unimore ha davvero compiuto passi significativi tanto da posizionarsi per numero di iscritti per la prima volta al Sistema Universitario, che fotografa dove sono andati i neodiplomati italiani usciti dalla scuola superiore, al diciannovesimo posto. E’ un risultato che ci lusinga e che ci carica di responsabilità, ovvero della responsabilità di sapere mantenere un valido equilibrio tra iscritti e ricettività delle strutture e qualità dei servizi, in quanto le performance conseguite sul piano della didattica dal nostro ateneo e dai nostri studenti sono indubbiamente il prodotto di un mix che poggia questi imprescindibili elementi e sulla possibilità di poter contare su un eccellente corpo docente”.

Andando ad analizzare più nel dettaglio la performance conseguita nel quinquennio 2011-2015 da Unimore si nota che a trascinare questa crescita è stata soprattutto la sede di Reggio Emilia, che ha avuto nel periodo un incremento del + 32,97% a fronte di un incremento del + 5,48% a Modena.

Disaggregando il confronto tra i 14 dipartimenti, ma unificando i quattro appartenenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, si evidenza che i maggiori balzi hanno investito nell’ultimo quinquennio il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’ingegneria (DISMI) di Reggio Emilia che ha nesso a segno uno straordinario + 114,05%, seguito molto a distanza dalla performance del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche (FIM) di Modena con un + 38,46%, del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG) di Modena con + 34,92%, del Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Reggio Emilia (DCE) con + 31,34%, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU) di Reggio Emilia con + 28,94% e di Economia Marco Biagi con + 23,14%.

Segno più anche per la Facoltà di Medicina e Chirurgia con + 11,95%, e per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) di Modena con + 5,46%.

Gli unici dipartimenti ad aver segnato il passo sono stati quello di Scienze della Vita (DSV), che è arretrato nello stesso periodo del – 24,84% (anche in conseguenza del fatto che ha introdotto negli ultimi due anni considerati l’accesso programmato per tutti i suoi corsi di laurea triennali, oltre che per quelli magistrali a ciclo unico da sempre a numero chiuso), il Dipartimento di Giurisprudenza con – 10,23% ed il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali con – 6,83%.