Una firma che vale per l’Emilia-Romagna oltre 100 milioni di euro – di cui 27 milioni e 280 mila già disponibili – che saranno destinati a realizzare importanti interventi per la messa in sicurezza del territorio, a partire dal ripascimento costiero.
Oggi pomeriggio a Rimini, nella giornata inaugurale di Ecomondo, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini hanno siglato l’Accordo di programma per la mitigazione del rischio idrogeologico per le aree metropolitane e le aree urbane con elevato livello di popolazione a rischio: l’ultimo atto necessario per trasferire i fondi dallo Stato alla Regione e poter avviare le procedure di gara per l’apertura dei cantieri.
“É un momento importante per la nostra regione e lo è perché il lavoro di squadra ha funzionato bene – ha dichiarato il ministro Galletti -. La giornata di oggi ci indica che nel nostro Paese le cose si possono fare: insieme siamo riusciti a centrare una promessa fatta appena pochi mesi fa, e ciò è potuto accadere perché abbiamo remato tutti nella stessa direzione. Ho firmato questo accordo – ha aggiunto il ministro – perché a sua volta la Regione Emilia-Romagna aveva presentato per il ripascimento una progettazione molto avanzata. Ho privilegiato quei progetti che sapevo sarebbero diventati cantieri in breve tempo: le risorse le diamo e le daremo a chi è in grado di spenderle subito. Il contrasto al dissesto e la messa in sicurezza del territorio – ha concluso Galletti – sono la vera priorità del nostro Paese”.
“Oggi per l’Emilia-Romagna è una giornata bellissima – ha affermato Bonaccini -. Grazie a questo primo, importante stanziamento di fondi potremo dare il via a interventi molto attesi dalle nostre comunità e fondamentali per il contrasto al dissesto idrogeologico, la prevenzione delle alluvioni e la difesa del suolo. Primo fra tutti il ripascimento costiero, a cui abbiamo destinato un milione e mezzo di risorse regionali. Lo abbiamo detto a inizio mandato e lo ribadiamo: per noi la messa in sicurezza del territorio è una priorità, da perseguire soprattutto attraverso interventi di prevenzione. È la prima volta – ha concluso il presidente – che un Governo mette a disposizione delle Regioni oltre un miliardo di euro per far fronte a interventi di cura e tutela del territorio. Possiamo finalmente agire non in emergenza: adesso daremo il via alle procedure di gara per far partire i cantieri nel più breve tempo possibile”.
L’Accordo tra Ministero dell’Ambiente e Regione Emilia-Romagna è stato infatti siglato nel quadro generale del Piano nazionale settennale contro il dissesto idrogeologico e prevede a livello nazionale uno stanziamento di 1,3 miliardi di euro. La firma è avvenuta nell’ambito del convegno organizzato dalla Regione “Azioni per la difesa della costa, dalla pianificazione al ripascimento costiero”, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
“Il lavoro di squadra condotto a tutti i livelli istituzionali ha prodotto l’importante risultato che oggi presentiamo – ha sottolineato Gazzolo -. Dalla costa Adriatica alla Romagna, da Bologna a Parma sono decine i cantieri che partiranno. Questo vuol dire più sicurezza per la nostra regione e anche posti di lavoro in più”.
“L’Italia è un Paese fragile – ha detto il sindaco Gnassi -. E si scopre drammaticamente fragile ad ogni temporale, ad ogni pioggia abbondante. È lo specchio, purtroppo, di decenni in fila in cui, per arroganza e superficialità, ci si è pensati invincibili e inattaccabili, con la natura a fare da ‘cavalier servente’. Ecomondo ospita la sottoscrizione dell’Accordo tra Governo e Regione Emilia-Romagna che garantirà investimenti eccezionali per una protezione della costa altrettanto straordinaria. Il fatto che questo momento di svolta, culturale e amministrativa, avvenga nella città, Rimini, che ha in atto il più consistente programma di riqualificazione della rete fognaria e di risanamento ambientale oggi in Italia non è per nulla casuale. Sono due aspetti – ha concluso il sindaco – di un Paese finalmente responsabile, consapevole e lungimirante”.
I contenuti dell’Accordo
Questo primo stralcio di interventi per le aree metropolitane prevede uno stanziamento iniziale di 27 milioni e 280 mila euro, già disponibili per il 2015, destinati a finanziare il ripascimento che va da Ferrara a Rimini e gli interventi per la messa in sicurezza del nodo idraulico della pianura bolognese; a queste risorse si aggiungono 1,5 milioni di cofinanziamento regionale.
La firma dell’Accordo conferma l’impegno del Governo a finanziare la seconda tranche di 24,1 milioni per i lavori che riguardano ulteriori opere di messa in sicurezza dell’area metropolitana bolognese e il completamento delle casse di espansione del Senio a salvaguardia del territorio della Bassa Romagna. Fondi a cui si aggiungeranno 55 milioni di euro per la Cassa del Baganza, che il Governo ha riconosciuto come intervento prioritario a livello nazionale. Complessivamente, dunque, sono oltre 100 milioni le risorse destinate all’Emilia-Romagna.
Il programma degli interventi
Costa e Romagna
Viene finanziato da subito il progetto di ripascimento con sabbie sottomarine, che permetterà di portare sulla costa regionale circa 1,2 milioni di metri cubi di sabbia dai depositi sottomarini al largo della costa. L’intervento consentirà di mettere in sicurezza 8 tratti particolarmente critici, per 10 chilometri di litorale emiliano-romagnolo interessati da erosione, subsidenza e rischio di ingressione marina negli abitati. Il beneficio dato dagli apporti di sabbia esterni al sistema litoraneo è atteso anche nei tratti di costa limitrofi, per altrettanti chilometri, grazie alla distribuzione naturale dei sedimenti dovuta alla dinamica litoranea, come le passate esperienze (del 2002 e 2007) hanno evidenziato.
All’intervento sono destinati 18,5 milioni di euro di fondi nazionali, a cui si aggiungono 1,5 milioni di euro di risorse già rese disponibili dalla Regione. Riguarderà i Comuni di Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione e Misano Adriatico.
La realizzazione del complesso intervento è prevista per la primavera del 2016 per una durata totale di 100 giorni lavorativi. Il 20 ottobre 2015 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (S203/2015) una pre-informazione con richiesta di manifestazione d’interesse rivolta alle imprese. Tale procedura permetterà di ridurre i tempi del bando di gara vero e proprio, previsto per inizio dicembre, a 26 giorni (anziché i 52 previsti normalmente) e quindi di avere un significativo risparmio di tempo a beneficio dell’intera operazione.
Nel 2016 inoltre, con lo stesso Accordo di Programma, sarà finanziato, per la provincia di Ravenna, il completamento delle casse di laminazione del Senio a salvaguardia del territorio della Bassa Romagna (8,5 milioni).
Bologna
Al territorio della Città metropolitana di Bologna andranno, tra 2015 e 2016, 24,3 milioni di euro.
I primi interventi, immediatamente cantierabili e finanziati con 8,8 milioni, riguardano la messa in sicurezza della pianura bolognese, con il completamento della cassa di Bagnetto nei comuni di Sala Bolognese e Castello d’Argile (7,5 milioni di euro), la sistemazione del torrente Ghironda a Zola Predosa (560 mila euro) e interventi sulle arginature dei fiumi Reno e Samoggia (720 mila euro complessivi così ripartiti: 620 mila a Sala Bolognese per sfalcio, sistemazione degli argini e dell’area golenale; 100 mila euro a San Giovanni in Persiceto per ripristino arginature della cassa di espansione del Samoggia).
A partire dal 2016 prenderanno il via gli ulteriori interventi, per un totale di 15,5 milioni di euro, che riguardano la sistemazione idraulica dei principali corsi d’acqua che attraversano la pianura e la città di Bologna (Navile, Samoggia, Lavino, Reno, Idice, Sillaro e Santerno): sfalcio e taglio di vegetazione, sistemazione idraulica mediante difese spondali, riduzione delle tane dei mammiferi dei corsi d’acqua. Tra le principali opere finanziate, il completamento della cassa di laminazione delle piene del torrente Lavino a Zola Predosa (5 milioni 600 mila euro) e dell’impianto idrovoro lungo il fiume Reno a Sala Bolognese (1 milione 600 mila euro); il completamento dei lavori di adeguamento delle sezioni del deflusso del torrente Sillaro a Imola (3 milioni di euro); interventi per la riduzione del rischio idraulico lungo il bacino del Reno e del Navile (1,5 milioni di euro) e dei rii collinari bolognesi (930 mila euro).
Parma
Nella seconda fase sarà realizzata la cassa di espansione sul torrente Baganza – per cui occorrono 55 milioni di euro – per la quale Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) sta sviluppando la progettazione con la partecipazione di tutti gli Enti locali coinvolti. /EC