Ordine del giorno con tanti temi quello della seduta di giovedì 3 aprile del Consiglio comunale a Carpi: all’unanimità è stata approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega nord Argio Alboresi che, dopo l’alluvione del gennaio scorso, impegnava la Giunta comunale ad attivarsi presso il Presidente della Regione Errani affinchè richieda “l’istituzione di una Zona Franca Urbana (o fiscalità di vantaggio) per tutti i territori colpiti da questo evento climatico in provincia di Modena, considerato che quanto attuato finora risulta insufficiente ad aiutare la popolazione e l’economia locale”.

Il Consiglio ha poi approvato il nulla osta al rilascio di un Permesso di costruzione in deroga per la realizzazione di un edificio prefabbricato da destinarsi agli uffici della sede della società sportiva Nazareno, a fianco della nuova Palestra della Solidarietà realizzata nell’ambito degli interventi post-sisma con fondi della struttura commissariale, in piazzale Bob Marley. Si tratta di un edificio di 78 metri quadrati di superficie, che verrà concesso in convenzione alla società per 10 anni (fino al 30 novembre 2023) e poi potrà tornare al Comune, che potrà pure decidere di rimuoverlo. Nel corso del dibattito su questa delibera molte sono state le critiche venute da esponenti dell’opposizione: Roberto Benatti (PdL) ha detto che la Palestra è brutta e progettata male, tanto che si deve ora aggiungere un prefabbricato per gli uffici. Giliola Pivetti (ApC) ha definito “imbarazzante” la maniera di trattare la materia: “prima il Comune è stato latitante al momento della progettazione e realizzazione, ora la città continua ad imbruttirsi con opere simili; va bene che è stato un regalo ma si poteva contrattare”. E se Gianni Bassoli (Pd) ha ricordato invece che nella zona industriale dove sorge questa struttura sono altre le brutture il capogruppo di Carpi 5 Stelle Andrea Losi ha dal canto suo detto no all’ulteriore consumo di suolo vergine, anche se destinato agli uffici adiacenti alla Palestra. Roberto Andreoli (capogruppo del PdL) ha stigmatizzato infine la scelta di insediare un Modulo prefabbricato “a pochi metri da una via di grande traffico. Non ce lo possiamo permettere, questo resterà lì in eterno. Perché non ci si è accorti che mancavano gli uffici? Si poteva realizzarli in modo permanente insieme alla Palestra. Spostateli altrove in quell’area”. L’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha replicato che questa realizzazione servirà anche “a garantire una maggiore vigilanza alla zona sportiva, e che si può così dare una risposta concreta ed efficace alla Nazareno che avrà una sede fisica. La Palestra è un valore aggiunto per Carpi”. La delibera è stata votata dal gruppo Pd, astenuti ApC, Lega nord e Fratelli d’Italia-An, contrari PdL e C5S.

Approvati a maggioranza poi dal civico consesso carpigiano nella seduta di giovedì scorso anche due atti relativi ad Aimag spa; il nuovo schema di Patto di sindacato tra i Comuni soci e l’Addendum riguardante il Patto parasociale tra Aimag e Hera sottoscritto nel novembre del 2009 e che modifica il termine di preavviso per la comunicazione di recesso dal Patto stesso. L’assessore Tosi ha spiegato che il 9 maggio prossimo scadrebbe il termine per questa comunicazione e si è deciso all’ultima assemblea dell’azienda multiutility di chiedere ai 22 Consigli dei Comuni soci di votare questa modifica “in modo che, a poche settimane dal voto amministrativo siano i nuovi Sindaci a decidere il futuro dell’azienda, tutti assieme”. Il termine di eventuale recesso viene spostato al 9 ottobre 2014, mentre il nuovo schema di Patto di sindacato prevede una nuova scadenza a fine aprile del 2017. “Vogliamo che Aimag – ha concluso – sia messa nelle condizioni di continuare ad avere una governance stabile nei prossimi mesi”. Il Direttore generale del Comune Giordano Corradini ha poi ricordato che Aimag vede il 60% del suo capitale sociale sottoscritto dai Comuni soci (Carpi ha il 20.47%, il 100% del capitale sociale vale 67,6 milioni di euro, ndr). “Ridiscutere il Patto parasociale con Hera avrebbe richiesto però lunghi tempi tecnici all’approssimarsi delle elezioni e non riuscire a farlo avrebbe significato mantenerlo per i prossimi 5 anni. Spostando i termini per la comunicazione al 9 ottobre si potrà avere un quadro certo post-elezioni e discutere del tema tra i soci. Va detto che nel 2015 il servizio gas dovrà obbligatoriamente andare a gara e la procedura per un’eventuale vendita o acquisto di nuove quote dell’azienda porterà via almeno due anni. Per fare scelte strategiche ci vuole tempo e un Patto di sindacato forte”.

Roberto Benatti (PdL) aprendo il dibattito si è detto speranzoso “del fatto che voi, e intendo Corradini, abbiate una strategia chiara e vincente sul futuro di Aimag, navigare a vista sarebbe perdente. Hera è enorme rispetto a noi e arrivare in Consiglio comunale portando un pezzetto alla volta dei provvedimenti che riguardano l’azienda multiservizi non è positivo. Speriamo che non sia troppo disastroso per le casse comunali il punto di arrivo di questa operazione”. Il collega di gruppo Andreoli ha criticato invece il fatto che si arrivi in Consiglio a discutere del tema dopo la riunione dei soci Aimag a cui ha partecipato il Sindaco e non prima mentre l’assessore Tosi ha ricordato infine come queste delibere siano “atti di cortesia per chi verrà dopo questa Giunta e potrà discutere il futuro dell’azienda, del suo Patto di sindacato e del Patto parasociale con Hera”.

Il nuovo schema di Patto di sindacato è stato approvato dal Pd, con il no della Lega nord e l’astensione degli altri gruppi. L’Addendum invece ha ottenuto l’ok del Pd e di Carpi 5 Stelle, il no della Lega nord e l’astensione degli altri gruppi.