Due fidanzati ventenni sono finiti nei guai per il furto di un telefonino cellulare messo a segno ai danni di una sanpolese. Sono stati denunciati dai carabinieri di San Polo d’Enza per il reato di ricettazione. I militari hanno effettuato anche una perquisizione nella casa dei due sospettati i quali hanno riferito l’utilizzo di un telefono corrispondente a quello rubato che loro avevano trovato nel veronese (dove in effetti è stato rubato ndr) ma di averlo perso. Quest’ultima circostanza non ha però impedito ai carabinieri di denunciarli in quanto le indagini tecniche condotte alla ricezione della denuncia di furto hanno rilevato che i due hanno utilizzato il telefono con le rispettive sim card. Le indagini sono scattate dopo la denuncia del furto da parte della ragazza di San Polo d’Enza a cui il cellulare era stato sottratto dall’interno della sua borsa a Bardolino in provincia di Verona. I militari hanno monitorato il cellulare rubato riuscendo ad accertare che lo stesso veniva utilizzato da due ventenni reggiani nei cui confronti convergevano le indagini che portavano ad acquisire a carico degli stessi incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di ricettazione. Riscontri investigativi resi possibili grazie al codice IMEI ovvero «International mobile equipment identity» un codice di 15 cifre che è una sorta di carta di identità di ogni cellulare. La conferma del possesso del telefono è giunta direttamente dagli odierni indagati che hanno riferito di averlo trovato a Barberino ma di non averlo in quanto l’avevano perso. Il non possesso del cellulare non discolpa di certo i due giovani fidanzati finiti nei guai grazie agli accertamenti tecnici condotti dai Carabinieri che quindi li hanno denunciati per ricettazione.
Con la stessa metodologia investigativa negli ultimi 2 mesi nella sola San Polo grazie proprio all’IMEI ovvero la “carta d’identità” dei cellulari (IMEI) i Carabinieri hanno recuperato 3 telefoni cellulari (iphone 4s, iphone 5s, Samsung Galaxy) denunciando 5 persone. Nell’odierna denuncia l’aspetto assolutamente singolare è costituito dal fatto che una reggiana derubata nel veronese scopre che ricettatori del suo cellulare sono due reggiani!