L’efficienza energetica raggiunta dal termovalorizzatore di Modena viene ulteriormente confermata per effetto dei nuovi metodi di calcolo che tengono conto anche delle condizioni climatiche, previsti dalle direttive e dalle più recenti indicazioni tecniche a livello europeo, recepite dal decreto ministeriale entrato in vigore il 20 agosto.
Di questo nuovo calcolo, effettuato da Herambiente, certificato da un soggetto esterno e verificato da Arpa, ha preso atto la Provincia aggiornando, con un provvedimento di martedì 19 novembre, l’autorizzazione dell’agosto scorso con la quale l’impianto di via Cavazza, proprio a seguito dell’aumentata efficienza energetica negli anni 2011, 2012 e 2013, da impianto di smaltimento era stato classificato come impianto di recupero; un risultato frutto degli investimenti e delle modalità di gestione introdotte negli ultimi anni che hanno migliorato anche le prestazioni ambientali e la produzione di energia elettrica.
Nell’aggiornamento dell’autorizzazione, il nuovo metodo di calcolo assegna all’impianto di via Cavazza un’efficienza energetica di 0,837 nel 2011, 0,831 nel 2012 e di o,867 nel periodo da giugno 2012 a maggio 2013 (per questo periodo con il vecchio metodo raggiungeva lo 0,627). In pratica, ai livelli di efficienza calcolati con l’autorizzazione precedente, viene applicato un coefficiente di 1,382, individuato con una metodologia prevista per legge, sulla base dei dati storici riferiti agli ultimi 30 anni delle temperature dell’area climatica dove è situato l’impianto.
Nella nuova autorizzazione, inoltre, viene confermato l’obbligo di assicurare la priorità allo smaltimento di rifiuti provenienti dalla provincia di Modena, “fino al pieno soddisfacimento del suo fabbisogno e in via subordinata dal territorio regionale”.
Restano confermati tutti i limiti, le modalità gestionali e i controlli, imposti dalle precedenti autorizzazioni sia sulle emissioni in atmosfera che sulle tipologie dei rifiuti che possono essere gestiti.