È il rischio contenuto nella bozza del disegno di legge collegato alla legge di stabilità, che all’articolo 23 prevede una “rete nazionale integrata di impianti di incenerimento”. La volontà, già pubblicamente annunciata dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando del PD, è quella di risolvere il problema rifiuti utilizzando solo gli inceneritori già esistenti” dichiara Liana Barbati, presidente del gruppo assembleare dell’Italia dei Valori.
“Le Regioni che non hanno impianti di smaltimento, quindi, potranno mandare i loro rifiuti a Parma o a Modena senza nessun limite di tempo. Addio alla salute dei cittadini, addio alle eccellenze alimentari dei nostri territori, addio alla sbandierata autosufficienza territoriale. L’Emilia-Romagna si candida al ruolo di polo nazionale per lo smaltimento di rifiuti, a diventare la “pattumiera d’oro d’Italia” .Prepariamoci a una quantità sempre maggiore di emissioni nocive provenienti dagli inceneritori e dai camion che trasporteranno i rifiuti in lungo e in largo nella nostra regione” prosegue Barbati.
“I giovedì senza auto? Incremento della raccolta differenziata? Possiamo farci una sana risata. Altroché recupero di materia e graduale chiusura di discariche e inceneritori come pubblicamente promesso in questi mesi. I cittadini pagano il funzionamento degli inceneritori con i soldi delle bollette ma la loro salute non viene assolutamente tutelata: la responsabilità di chi nel tempo si è dotato di un sistema e di impianti per smaltire i propri rifiuti non viene premiata ma penalizzata costringendo i territori a subire l’impatto dei rifiuti prodotti da altri. Non saremo la terra dei fuochi ma diventeremo presto la terra dei fumi” conclude la consigliera regionale Idv.
(Liana Barbati, Presidente gruppo assembleare Italia dei Valori)