La burocrazia a Sassuolo cresce ogni anno e ostacola pesantemente lo sviluppo, pertanto l`inversione di tendenza non c’è ancora stata. Negli ultimi tempi la proliferazione della Classe politica impegnata nella gestione del Comune ha inevitabilmente creato un’enorme complicazione burocratica nel funzionamento del sistema paese (ed ha lievitato i costi della “Politica”).
Non si è semplifica la burocrazia per le imprese , non si è fatto funzionare al meglio gli uffici di controllo , per non parlare dei tempi e della qualità delle risposte al cittadino.
Bisogna dunque, trovare persone nuove e migliori per la nostra futura classe dirigente e riformare la struttura decisionale del nostro Paese.
Per molti operatori, soprattutto stranieri, la burocrazia è vista come un forte ostacolo all’avvio di nuove attività a Sassuolo, infatti sul nostro territorio non si sono ancora insediate importanti aziende multinazionali.
Molti imprenditori locali hanno deciso o stanno decidendo di spostare i loro investimenti all’estero dove non vi una burocrazia e una legislazione complicata come qua, senza dimenticarci di sottolineare che il nostro territorio è soffocato da un’eccessiva pressione fiscale.
Bisogna far sì che in un paese civile chi vuole fare business non debba avere tutte le complessità burocratiche che esistono oggi.
Ci sono dunque troppi ostacoli burocratici che si traducono in costi aggiuntivi ed indeterminatezza dei tempi, impedendo una corretta pianificazione degli investimenti.
La conseguenza di tutto ciò è l’impoverimento del distretto ceramico e la perdita di posti di lavoro.
Snellire il sistema è una “necessità”, “priorità”, altrimenti si rischia di morire economicamente.
La classe politica probabilmente non è consapevole che, se non rimettiamo l’azienda e il suo sviluppo al centro dell’economia, non supereremo questa grave crisi.
(Ivano Piccinini, Presidente Associazione Culturale Conto Anch’io a Sassuolo)