Un appello a fare insieme scelte strategiche e lungimiranti per il futuro del partito, la creazione di una rete degli amministratori locali, la promozione della cultura delle idee e dell’innovazione, un nuovo rapporto con la società civile e laboratori di formazione per i giovani che si avvicinano alla politica: sono questi le principali proposte elencate dal neo-segretario provinciale del Pd Lucia Bursi nel suo discorso alla riunione di insediamento della rinnovata Assemblea provinciale del Pd tenutasi nella mattinata di sabato 9 novembre all’Hotel Raffaello di Modena. L’Assemblea si è aperta con il saluto del segretario uscente Paolo Negro, a seguire la proclamazione dei risultati della tornata congressuale locale con l’ufficializzazione del 64,3% dei consensi raccolti nei Circoli da Lucia Bursi e il 35,7% da Giuseppe Schena. E’ toccato poi a Giovanni Taurasi, appena eletto all’unanimità nuovo presidente dell’Assemblea, chiamare sul palco della presidenza Lucia Bursi che ha voluto aprire il suo discorso ringraziando proprio sia Paolo Negro che Giuseppe Schena. Il Pd è atteso a breve da importanti traguardi: “Anche con la scelta del nuovo segretario nazionale e le primarie aperte dell’8 dicembre – ha detto Bursi – dobbiamo costruire un partito capace di incidere e mettersi al servizio del Paese. Un partito efficace, non diviso tra ex Ds e ex Margherita: se ci fermiamo solo a discutere del passato, vuol dire che siamo un partito del passato. Ma i giovani, le donne, gli elettori pensano al futuro e così dobbiamo sapere fare noi. Finita la fase congressuale, abbiamo l’obbligo di essere insieme “il Partito democratico”. Dobbiamo essere democratici ed efficaci. C’è bisogno di fare, soprattutto di saper fare”. Quanto alla crisi sarebbe un errore pensare che, semplicemente, prima o poi passerà perché nulla tornerà come prima. “Dobbiamo costruire insieme risposte a questa drammatica realtà – ha aggiunto Bursi – Servono competenze, capacità di innovare, orgoglio e coesione e anche passione politica. Il Partito democratico modenese, in questo, deve diventare un modello nazionale, capace di mettere a frutto le esperienze e le competenze dei propri consiglieri, amministratori ed eletti ai diversi livelli istituzionali e capace, nel contempo, di aprirsi alla società civile.” Quanto alla futura tornata elettorale di primavera, quella che guarderà all’Europa e alle nostre città “Dobbiamo costruire una rappresentanza qualificata, meritevole e capace. – ha ribadito Lucia Bursi – Le nostre città devono essere capaci di dare risposte alle domande della società. Il Pd stesso sarà strumento della trasformazione. Dobbiamo riflettere sul partito modenese, costruire un partito capace di scelte lungimiranti, un luogo amico in cui sentirsi valorizzati. Il Pd, il partito del presente e del futuro, un partito vicino alle persone, un partito, insomma, “vicino”.
Confermato all’unanimità alla carica di tesoriere del partito modenese Walter Reggiani. La nuova Commissione di garanzia, anch’essa votata all’unanimità, è composta da Lucio Ferrari, Aude Pacchioni, Sergio Rusticali, Vanna Borsari, Maurizio Maletti, Monica Brunetti, Christian Mattioli Bertacchini, Cristina Cavani e Tino Vaccari. Rinnovata anche la Direzione provinciale del partito che da 120 è stata portata a 102 componenti a cui si aggiungono coloro che, per la funzione svolta, ne fanno parte di diritto.
Hanno portato il proprio saluto all’Assemblea provinciale del Pd anche il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge e il viceministro al Lavoro Maria Cecilia Guerra, esponenti modenesi del Governo Letta e il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini.