“Certamente da elogiare, l’impegno del Comune di Carpi a non aumentare tariffe e tributi di sua competenza. Ma, e lo vogliamo evidenziare, non è sufficiente. Gli effetti combinati della crisi e del sisma – tengono a precisare Confesercenti, Ascom Confcommercio, Licom Lapam e Cna di Carpi – sono una miscela a dir poco esplosiva, cui si aggiunge una pressione fiscale che ha superato ogni soglia di sopportabilità. Ciò impone di adottare, anche a livello locale, un sistema di fiscalità di vantaggio”. Questa è la richiesta ferma che le quattro Associazioni imprenditoriali avanzano all’Amministrazione comunale della città dei Pio in sede di presentazione del Bilancio preventivo 2013. “Non è più solo necessario, ma prioritario, coniugare le esigenze di finanza pubblica locale con quelle delle piccole e medie imprese. Altrimenti il rischio fin troppo papabile che si corre è quello dell’espulsione dal mercato di una miriade di imprenditori e di conseguenza della loro estinzione”.
È un grido di allarme seriamente fondato quello lanciato da Confesercenti, Ascom Confcommercio, Licom Lapam e Cna di Carpi. Da studi nazionali si apprende che il 2013 ha esordito con il record negativo di attività cessate per 13 mila esercizi commerciali, dei servizi e della ristorazione, e lo spauracchio della perdita di 120 mila posti di lavoro circa entro la fine di dicembre. Lo stesso dicasi per le imprese artigiane, costrette a misurarsi con una pressione fiscale che in Emilia supera il 70%. Se per un piccolo imprenditore occorrono all’incirca 280 giorni per saldare il fisco significa che non ci sono più risorse per sopravvivere e che il futuro è già segnato. Un quadro di per sé desolante su cui grava la minaccia non ancora scongiurata dell’incremento dell’IVA di un altro punto percentuale che avrebbe forti effetti recessivi oltre che nefasti sull’economia.
“E’ bene ricordare che le imprese da noi rappresentate – riprendono le quattro Associazioni – oltre all’ingente danno economico inferto ad esse dal sisma, sono state trattate in modo discriminatorio, come mai era accaduto in passato in situazioni di emergenza. Riteniamo pertanto indispensabile anche e soprattutto a conseguenza di ciò, prevedere meccanismi concreti di riduzione dei tributi locali quali l’imposta sulle concessioni di suolo pubblico e sulla pubblicità. In tema di rifiuti e quindi di TARES, gli aumenti previsti nell’ordine del 30% a carico delle imprese rischiano di minarne ulteriormente la tenuta. Compito del Comune, prima di procedere sarebbe quello di valutare in modo analitico i costi di gestione. Com’è possibile che in questi anni segnati dalla crisi e di conseguenza da una profonda riduzione delle quantità di rifiuti prodotti non siano diminuiti i costi di raccolta?”. Ma non si fermano qui Confesercenti Ascom Confcommercio, Licom Lapam e Cna. “In queste settimane si è parlato molto di IMU sulla prima casa. Quasi nulla, per contro di quella che colpisce le attività imprenditoriali, costringendo spesso artigiani e commercianti a versare all’erario una sorta di affitto supplementare. In attesa che venga definita una volta per tutte la regolamentazione di questa imposta a livello nazionale, è indispensabile che il Comune applichi l’aliquota minima di legge (0,76 per mille) sugli immobili strumentali all’attività d’impresa”.
“Le politiche fiscali di vantaggio non rappresentano l’unico strumento a sostegno alle piccole imprese, dato che i temi critici che ne mettono a repentaglio l’esistenza sono tanti e differenti. Il credito, sempre più difficile da reperire oltre che oneroso è tra questi. Sarebbe opportuno che il Comune confermasse anche per il 2013 i contributi a favore dei Confidi per l’abbattimento degli interessi sui prestiti alle imprese. Ma c’è pure la sicurezza, altro tema caldo, per cui è importante la riconferma di contributi per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e antirapina”.
E’ inoltre indispensabile, tengono a ricordare inoltre Confesercenti Ascom Confcommercio, Licom Lapam e Cna, agire per stimolare e favorire il rilancio dell’economia locale, la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e lo sviluppo delle imprese e delle capacità professionali già presenti. “Fondamentale al riguardo è il piano degli investimenti, in merito al quale – concludono le quattro Associazioni imprenditoriali – valutiamo positivamente il progetto del parcheggio interrato della Meridiana (Piazzale delle Poste). Dopo lo stop forzato causato dal sisma è ora necessario che questo progetto riprenda vigore e si avvii verso una realizzazione non più rinviabile a tempo indeterminato”.