(Adnkronos Salute) – Fattori sociali e strutturali come la povertà, l’emarginazione e la stigmatizzazione, e non solo i comportamenti individuali, stanno plasmando l’epidemia di Hiv in Europa e in Asia centrale. E’ la principale conclusione di un nuovo rapporto pubblicato oggi dal World Bank Group, dall’Organizzazione mondiale della sanità Europa e dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine. Lo studio esamina sistematicamente le evidenze sulla vulnerabilità all’Hiv e le risposte date da tutti i Paesi della Regione europea dell’Oms.Il rapporto si concentra sulle popolazioni più a rischio di infezione da Hiv: le persone che si iniettano droghe, le prostitute e gli uomini che fanno sesso con gli uomini. Il documento conferma che queste categorie sono colpite in modo sproporzionato dalla crescente epidemia di Hiv in Europa, dove il numero di casi di infezione segnalati ha raggiunto oltre 1,5 milioni nel 2011, per il 50% rilevati proprio in questi tre gruppi. In più, la crisi economica e il rischi di recessione stanno aumentando la vulnerabilità all’Hiv. Sempre secondo il report, il 25% delle diagnosi di Hiv in Europa è associato con l’uso di droga per via iniettiva, con percentuali molto più alte in Europa orientale (33%) che in Europa occidentale (5%) e centrale (7%); il tasso di Hiv rimane relativamente basso tra le prostitute in Europa che non fanno uso di droghe (meno dell’1%), ma risulta più elevato tra quelle che invece si iniettano sostanze stupefacenti (oltre il 10%), così come tra i lavoratori del sesso maschi e transgender. Il sesso non protetto fra uomini è risultato alla base del 10% di tutte le diagnosi di Hiv in Europa, con tassi più alti segnalati in Europa occidentale (36%), seguita da Europa centrale (22%) e orientale (0,5%). L’aumento è stato più elevato, tuttavia, in Europa centrale e orientale. “L’esclusione sociale è il motore principale delle epidemie di Hiv in Europa – commenta Martin Donoghoe, responsabile del programma per l’Hiv/Aids, le malattie sessualmente trasmissibili e l’epatite virale dell’Oms Europa – ed è un circolo vizioso: l’emarginazione sociale aumenta il rischio di essere colpiti da Hiv e l’Hiv aggrava l’emarginazione sociale, per l’aggiunta di un ulteriore livello di stigma. L’esclusione dalle misure di prevenzione e dalle cure salvavita è spesso il risultato finale. Ma siamo fiduciosi che il nostro nuovo quadro politico regionale, ‘Health 2020’, sosterrà il rafforzamento dei sistemi sanitari per l’accesso universale alla salute anche per i nostri cittadini più emarginati”.