edicolaSono due i sit-in di protesta organizzati giovedì 2 maggio degli edicolanti di Modena e provincia. Oltre 300 titolari di edicole si daranno appuntamento giovedì mattina davanti alla Prefettura di Modena in viale Martiri della Libertà 34, dalle ore 10.30 alle 12, e successivamente in piazza Grande davanti al Comune dalle ore 12.10 alle 13, per protestare contro la liberalizzazione selvaggia della vendita di quotidiani e riviste.

La protesta è promossa dal sindacato edicolanti Sinagi di Modena. Alcuni rappresentanti del Sinagi nazionali e locali, insieme agli edicolanti e al segretario della Cgil Scacchetti, saranno ricevuti dal Prefetto di Modena Basile (ore 11) e dal Sindaco di Modena Pighi (ore 12.30) per illustrare le ragioni della protesta e lo stato del crisi del settore che rischia di peggiorare con il rilascio illimitato di permessi di vendita (Scia) della stampa alla Grande distribuzione.

Gli edicolanti modenesi chiedono che il Prefetto si faccia carico presso le Amministrazioni comunali della provincia, affinché siano sospese/limitate le concessioni di nuove Scia (segnalazione certificata di inizio attività), così come consigliato dalla stessa Regione Emilia-Romagna in attesa di una nuova legge nazionale sull’editoria, legge che gli stessi edicolanti sollecitano a gran voce.

Lo stato di incertezza normativa a livello nazionale, lascia alla libera interpretazione dei Comuni la concessione delle Scia moltiplicando l’apertura di punti vendita, senza reale vantaggio per i lettori (i prezzi sono fissi), con riduzione della pluralità dell’informazione (la GDA tiene solo le testate principali cosiddette “alto vendenti”) e creando le condizioni per la chiusura di oltre 300 edicole che spesso sono l’unico presidio informativo, anche nelle zone sprovviste di supermercati.

Senza contare che sarebbe come se chiudesse una medio-grande azienda di 5-600 dipendenti (in ogni edicola lavorano mediamente due persone) che sicuramente farebbe più clamore rispetto alla crisi di tante piccole realtà.

Per questo gli edicolanti giovedì prossimo lanceranno al presidio i loro slogan. “Le edicole sono le lanterne delle città: quando una di loro chiude, è come se si spegnesse un po’ di democrazia”, “Un centro senza edicole, è come un cielo buio”.