Sono 6 cooperative operanti nel settore delle costruzioni: B.A.T.E.A. di Concordia, C.E.T., C.I.L.S.E.A. e C.M.A. di Modena , Cooperativa Muratori di San Felice Sul Panaro e Cooperativa Muratori di Soliera. Nel complesso sviluppano un volume d’affari superiore a 50 milioni di euro, e hanno deciso di mettersi in rete, per fare fronte ad una situazione di mercato sempre più complessa, e migliorare il proprio posizionamento integrando le rispettive competenze e sviluppando nuovi servizi nel settore della riqualificazione e manutenzione del territorio.

In uno scenario profondamente modificato dalla crisi degli ultimi anni, le parole “dimensione”, “integrazione” e “innovazione” sembrano diventate ormai lo spartiacque fra chi riesce a stare sul mercato, e magari anche crescere, e chi rischia di uscirne. E allora c’è chi si attiva per creare quelle condizioni necessarie a recuperare competitività: fra questi, le 6 cooperative modenesi che hanno dato vita ad una rete che ha preso il nome di “COS.MO”.

Con un obiettivo strategico molto chiaro: creare un nuovo soggetto imprenditoriale con un Marchio di rete che possa rappresentare un insieme di imprenditori cooperativi specializzati nella realizzazione di interventi sul territorio e capaci di sviluppare proposte progettuali più complesse. In che modo? Principalmente attraverso l’attivazione di un servizio commerciale unitario capace di analizzare e valutare opportunità e progetti di dimensioni maggiori rispetto a quanto le singole cooperative siano in grado di fare, sfruttando il valore della filiera espressione delle specializzazioni delle cooperative, favorendo scelte tecnologicamente innovative nell’acquisizione e gestione dei lavori, l’integrazione e la valorizzazione delle informazioni e delle competenze nell’ambito della rete.

Due cooperative aderiscono a Confcooperative Modena, quattro a Legacoop Modena: il cammino verso un’unica grande centrale cooperativa, avviato un anno e mezzo fa con la nascita dell’Alleanza delle Cooperative italiane, passa anche da qui.