Sono 1.575 le aziende modenesi che hanno presentato domanda di accesso agli ammortizzatori sociali a causa del fermo produttivo provocato dal sisma, per un totale di oltre 19 mila lavoratori coinvolti.

Le richieste di ammortizzatori sociali rientrano nell’accordo quadro che prevede un iter semplificato promosso dal tavolo provinciale coordinato dalla Provincia di Modena e dalla Regione che si è insediato all’inizio di giugno. A circa un mese dalla firma dell’accordo, come evidenzia Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro, «le richieste continuano a crescere, a dimostrazione del fatto che si tratta di una misura necessaria per sostenere i lavoratori e accompagnare le imprese a superare questo periodo di fermo obbligato».

In particolare le richieste riguardano in 331 casi imprese che hanno chiesto di accedere alla Cassa integrazione ordinaria (Cigo) per un totale di 12.886 lavoratori. Circa due terzi delle domande per accedere alla Cigo vengono da aziende situate nei Comuni dell’area nord, da Carpi e da Novi. Alle richieste provenienti da queste zone, che rientrano nel cosiddetto “cratere ristretto” del sisma, sarà dato corso automaticamente. Le altre aziende dovranno invece presentare una specifica documentazione che attesti il danno subito.

A usufruire della misura della Cassa integrazione ordinaria in deroga, accessibile alle piccole imprese, alle attività commerciali e di servizio, agli studi professionali, agli apprendisti, ai dipendenti di cooperative e ai lavoratori somministrati, sono 1.243 aziende per un totale di 6.400 dipendenti. Una terza tipologia di ammortizzatore sociale prevista dall’accordo quadro è infine la cassa integrazione straordinaria utilizzata dalle aziende commerciali con più di cinquanta dipendenti, richiesta finora da un’unica impresa.