“Il Tar conferma le scelte del Comune di Maranello”. Così il sindaco Lucia Bursi in merito alle sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna, depositate il 27 giugno, che rigettano i ricorsi sul regolamento comunale relativo al noleggio di veicoli senza conducente per uso di divertimento e svago. Il Tar ha riconosciuto la validità delle ragioni dell’Amministrazione comunale (che ha varato nel 2010 il regolamento in risposta anche a molte istanze dei cittadini) respingendo i ricorsi delle ditte Pit Lane Red Passion Srl e Pushstart Srl che contestavano fra le altre cose la facoltà del Comune di regolamentare la tipologia di attività da loro esercitata.
“La facoltà comunale di regolamentare – si legge nella sentenza del Tar – discende dal fatto che il fenomeno ha un forte impatto sulla vita sociale, sia per quanto riguarda l’incidenza sul traffico, sia per quanto riguarda la tutela della sicurezza e della quiete pubblica”. Nel ricorso si contestava anche la disciplina delle forme di pubblicità che il Comune comunque aveva già rivisto con una modifica regolamentare. “Così diversamente formulato – chiarisce il Tar – il divieto non impedisce ogni forma di pubblicità, ma esclusivamente quella consistente nel volantinaggio e nel procacciamento in determinate aree, il che non appare manifestamente illogico tenuto conto dell’esigenza di tutelare il decoro e la pulizia di specifiche zone a vocazione turistica evitando forme di procacciamento invadenti nei confronti dei turisti”. Infondata anche la richiesta danni riferita alla formulazione del divieto in materia di pubblicità (superata dalla nuova disciplina) e la richiesta di impugnare un verbale della Polizia municipale (il verbale deve essere opposto davanti al giudice ordinario) presentati da Pit Lane Red Passio Srl.
Data la sostanziale infondatezza dei ricorsi, Lane Red Passion Srl e Pushstart Srl dovranno pagare al Comune le spese di giudizio quantificate in 5.000 euro. “Il regolamento per le attività di noleggio di veicoli di grossa cilindrata approvato nel 2010 dal Consiglio comunale – chiarisce il Sindaco Lucia Bursi – è una tutela per i residenti e i turisti. Parliamo di attività commerciali legittime, che tuttavia devono rispettare le norme di sicurezza sulla strada, le regole di convivenza civile e la presenza delle abitazioni: il Tar conferma le scelte del Comune perché sono scelte a tutela della cittadinanza”.