Giovedì 5 luglio alle ore 21.30 in piazza Maggiore, si svolgerà lo spettacolo “Rialziamo da terra il sole”, organizzato da ITC 2000 di Beppe Caschetto, a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Bologna è il cuore dell’Emilia, una foce di storia e cultura che prende dagli affluenti della vecchia Statale 9 e alla Statale 9 restituisce, fino al mare. E piazza Maggiore è il cuore di Bologna. Il recinto civico della polis.

Dove si festeggiano i vivi e si salutano i morti. Dove si brucia il vecchio anno e si benedice il nuovo. Dove si elabora, si vive, si spera, si reagisce. In una parola: la comunità.

E’ in questo recinto nobile e plebeo, che anche scenograficamente rappresenta tutta una regione e la sua gente, che la sera del 5 luglio prende corpo “Rialziamo da terra il sole”. Una felice metafora del poeta Roberto Roversi che accompagna la fiera utopia di chi ha appena vissuto il dolore del terremoto: tornare come prima. Presto.

Sul palco, artisti legati affettivamente alla città. O nati qui. O pronti a raccogliere l’appello per una parte d’Italia che nessun italiano riesce a non amare. O quantomeno a rispettare. Spettacolo, testimonianza. Sorrisi, giornalismo. Satira, arte, riflessione. Uniti.

Con Fabio Fazio e Flavio Caroli, a raccontare di come il genio pittorico possa nascondersi anche in una canonica spazzata dal sisma. La iena Pif impegnata in un parallelo con L’Aquila, l’altro angolo d’Italia che attende certezze e non si stanca di chiederle. Luca e Paolo, e la loro irriverenza.

Luciana Littizzetto e Geppi Cucciari, con quella certa idea, non banale, di donna. Enrico Bertolino e quelli che da Milano sognano ancora gli asili più belli d’Europa. Daria Bignardi, il suo legame profondo con Ferrara. Il giornalismo di Giovanni Floris e Corrado Formigli. La satira preventiva di Michele Serra. Quella musicale di Neri Marcorè. Quella surreale e sanguigna di Paolo Cevoli. La curiosità di Victoria Cabello. E Maurizio Crozza, il suo Montezemolo, l’Emilia che sa ridere dei propri Dei.

Insieme a loro, la band di Teo Ciavarella. E la gente di Bologna. Nella piazza di casa, per chi la casa ora non ce l’ha.

L’ingresso all’evento sarà libero. Gli spettatori potranno donare il proprio contributo presso i punti di raccolta dislocati in tutta la piazza.

Il ricavato sarà totalmente versato per la ricostruzione.

Gli artisti si esibiscono a titolo completamente gratuito.

I costi di allestimento della serata saranno integralmente sostenuti dagli organizzatori, pertanto le offerte libere del pubblico e i contributi donati dagli sponsor che sostengono la serata verranno devoluti in toto per le finalità dell’iniziativa.

Rialziamo da terra il sole: a due passi da Lucio, per non spegnere le luci.

Giovedì 5 luglio alle ore 21.30 in piazza Maggiore.