Il progetto di “Educazione alla sicurezza stradale” – che la Provincia di Bologna ha avviato dal 2006 nelle scuole del territorio – è stato premiato dalla Presidenza della Repubblica.

Mercoledì 27 giugno, alle 16.30 nell’aula magna del Liceo Righi di Bologna (viale Pepoli,3), l’assessore provinciale alla viabilità, Maria Bernardetta Chiusoli presenterà il premio – una medaglia con lo stemma della Repubblica e la firma del Presidente Napolitano – ai rappresentanti delle scuole, delle famiglie, dei Comuni, dei Comandi di Polizia Municipale, dell’AUSL di Bologna e dell’Università che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.

I progetti di educazione stradale della Provincia di Bologna

Dal 2006 la Provincia ha avviato gradualmente tre percorsi distinti per ordine di studi, dalle scuole primarie fino alle secondarie di secondo grado:

Sicuri sulla strada

dal 2006, dedicato ai bambini delle scuole primarie, nell’anno scolastico 2011-2012 è arrivato a coinvolgere 35 Comuni, 854 classi, 18178 studenti. Prevede il riconoscimento, per ogni alunno frequentante, di un attestato (patentino del pedone, del ciclista).

Liberi e sicuri

dal 2007, dedicato ai bambini delle scuole secondarie inferiori, nell’anno scolastico appena concluso ha coinvolto 6 Comuni, 50 classi, 1159 studenti.

Sicurezza stradale = scelta di vita

dal 2008, per studenti delle scuole secondarie di secondo grado che quest’anno ha coinvolto 4 Comuni, 48 classi, 1026 studenti.

I progetti sono stati elaborati secondo le linee guida del Piano provinciale per la Sicurezza Stradale approvate nel 2005, con l’obiettivo di preparare bambini e ragazzi ad affrontare il traffico, coscienti delle regole che lo governano, e consapevoli delle conseguenze per la vita, propria e altrui, derivanti dal mancato rispetto di tali norme. Gli argomenti principali trattati hanno riguardato: conoscenza dei segnali stradali e delle norme che regolano il traffico; nozioni di funzionamento e manutenzione del mezzo (bicicletta e/o ciclomotore); elementi di primo soccorso.

L’intero percorso educativo ha coinvolto diverse figure professionali impegnate nell’incentivare la convivenza civile e il rispetto delle regole: l’Ufficio Scolastico Provinciale con i dirigenti scolastici e i docenti di classe (quasi 1.000), 38 enti locali con le loro Polizie Municipali e Provinciale, le famiglie degli studenti, le aziende sanitarie, l’Università di Bologna (Facoltà di scienze della formazione) e altri.