“E’ necessario che da subito e con chiarezza i Comuni colpiti dal sisma, anche in modo non grave, siano autorizzati a spendere soldi per ricostruire le scuole e gli edifici pubblici. Le deroghe al Patto di stabilità previste al momento non possono bastare”. È questo il commento del presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, contenuto in un’intervista ad ‘Anci Rivista’, in relazione alle disposizioni contenute nel decreto del Governo sul sisma in Emilia Romagna.
Nell’intervista, Delrio sostiene che “il Governo deve avere la capacità di tener presente allo stesso tempo il problema dei territori colpiti dal sisma in Emilia e quello più generale degli altri Comuni”, aggiungendo che “le regole di finanza pubblica attuali rischiano di far fermare l’intero Paese, e se la produzione si ferma sarà veramente difficile uscire dalla crisi. Adesso si pensi all’area colpita dal sisma, che da sola paga più di 3 miliardi di tasse all’anno. Ma non si dimentichi che il problema del rilancio dello sviluppo coinvolge l’intero Paese”.
Delrio ribadisce inoltre la necessità che “i sindaci vengano messi nelle condizioni di poter lavorare al meglio. Occorrono poca burocrazia, catene di comando il più leggere possibile, che diano la possibilità ai sindaci di decidere rapidamente”. Approvando la gestione dell’emergenza, Delrio avverte: “Questa prima fase non è la più importante: è prioritario, adesso, consentire a tutta la popolazione di superare l’angoscia e ritornare alla normalità”. Per raggiungere quest’obiettivo, Delrio reputa “opportuno” il modo di agire del governo. “Almeno per quello che riguarda gli annunci – afferma – concordiamo con la disponibilità a mettere a disposizione da subito denaro corrente per 500 milioni, defiscalizzare e adottare misure per favorire il credito alle imprese. Mancano però ancora certezze – ripete – sulla deroga al Patto di stabilità per le spese di ricostruzione”.
Tutto ciò, conclude Delrio, “non può comunque far passare in secondo piano i problemi generali relativi alla finanza locale dei Comuni: la gestione della fase emergenziale del territorio ha la priorità, ma il nostro dialogo con il Governo sulle regole di finanza pubblica non si interrompe”.