Dopo le ripetute scosse che hanno reso inagibile la casa di lavoro di Saliceta San Giuliano, i consiglieri regionali del PD Palma Costi, Stefano Bonaccini e Luciano Vecchi hanno presentato una Risoluzione alla giunta regionale perché si attivi presso il Ministero competente «affinché la casa di lavoro venga definitivamente chiusa in quanto assolutamente anacronistica e inutile, destinando i fondi già stanziati per la ristrutturazione a progetti di effettivo recupero sociale e lavorativo degli internati del carcere di Sant’Anna e gli agenti assegnati alla casa di lavoro di Saliceta San Giuliano vengano trasferiti al carcere di Sant’Anna, cronicamente sotto organico, in modo da migliorare così anche la situazione del carcere modenese».
Questo in sintesi il contenuto del documento che mette in luce le difficoltà dell’evacuazione con «il trasferimento dei 65 detenuti: 30 alla Casa di reclusione di Parma e le altre 35 al carcere di Padova», spiegano i Consiglieri regionali del PD.
«La struttura della casa di lavoro di Saliceta San Giuliano – concludono Costi, Bonaccini e Vecchi – risale all’Ottocento e presentava anche prima del sisma, già alcune criticità, ma soprattutto rappresenta l’ “ergastolo bianco”, una forma di detenzione in contrasto con la nostra Costituzione».