“La nostra richiesta di sospensione della delibera del Consiglio comunale sul Bando pubblico per lo svolgimento dell’attività di vendita all’ingrosso e dettaglio di prodotti ortofrutticoli in immobili privati attrezzati E’ STATA RIGETTATA dall’Assessore Daniele Sitta. In questo modo la Giunta mette a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese del settore, che allo stato garantiscono numerosi posti di lavoro”.
“L’Assessore Daniele Sitta ha respinto la nostra richiesta di sospensione della delibera del Consiglio comunale sul Bando pubblico per lo svolgimento dell’attività di vendita all’ingrosso e dettaglio di prodotti ortofrutticoli, che l’ha liquidata affermando che gli operatori del Moi “non accettano il libero mercato”.
Eppure si trattava di una richiesta ben motivata, con la quale avevamo anche proposto al Sindaco Pighi e alla Giunta di implementare un tavolo di confronto ed approfondimento con le Associazioni di categoria e con tutti gli operatori (grossisti in particolare) per consentire ai portatori di interessi di indirizzare e governare i processi di cambiamento.
Inoltre avevamo invitato il Sindaco ad attivarsi per predisporre ed inoltrare all’Unione Europea apposita domanda per usufruire dei finanziamenti comunitari a fondo perduto ex legge n. 41/1986 – art. 11 comma 16, fruibili per l’erogazione a fondo perduto di oltre 70% del costo di costruzione dei mercati Agroalimentari nei Paesi membri. Di tali contributi hanno già usufruito, tra l’altro, le città di Bologna, Verona, Rimini, Firenze, Torino e Parma.
E comunque di consentire, in attesa della definizione e della realizzazione dei predetti punti, la permanenza agli operatori nell’attuale sede del Moi fino al 31 dicembre 2013.
In questo modo vogliamo sottolineare la vocazione pubblica del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso (MOI) di Modena, che caratterizza anche la maggior parte dei mercati ortofrutticoli che hanno sede in numerosi comuni della regione Emilia Romagna.
Il Moi è un punto di riferimento per la città, poichè in questi anni ha svolto una importante funzione sociale di calmiere dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli; fino ad oggi anche i privati, da soli od organizzati in gruppi di acquisto, hanno potuto comprare direttamente i prodotti al Moi a prezzi contenuti, con evidente risparmio per i loro bilanci famigliari.
L’imminente serrata del mercato ortofrutticolo provocherebbe la chiusura di tante piccole imprese che operano nel settore, causando la perdita di numerosi posti di lavoro, e creerebbe ulteriori difficoltà anche ai commercianti, che dovrebbero così rifornirsi altrove. E’ importante evidenziare che gli operatori all’interno del Moi sono almeno 40, con differenti tempi di permanenza, dimensioni ed aree in concessione.
Nonostante questi presupposti il Comune di Modena ha predisposto un Bando pubblico per lo svolgimento dell’attività di vendita all’ingrosso e dettaglio di prodotti ortofrutticoli in immobili privati attrezzati.
Si tratta di un Bando trasformerebbe di fatto la vocazione pubblica del mercato ortofrutticolo all’ingrosso in una gestione di tipo privatistico, che comporterebbe la libera contrattazione tra le parti (proprietari dei locali ed affittuari) per la determinazione dei canoni di locazione.
Come hanno dichiarato in più occasioni, i grossisti sono interessati ad esercitare l’attività di commercio all’ingrosso, e non certo quella di immobiliaristi per acquistare, adeguare e progettare immobili come prevede il predetto Bando. Infatti il Moi, per proseguire l’attività, dovrebbe essere articolato in una struttura unitaria di circa 4.500 metri dotata di un numero congruo di parcheggi come la sede attuale. Non sarebbe inoltre funzionale ‘spezzettare’ e dislocare il mercato in diversi luoghi cittadini come consentirebbe il Bando.
Fra l’altro è opportuno sottolineare che le autorizzazioni concesse per la destinazione d’uso dovrebbero essere prorogabili oltre i 10-12 anni, poiché in caso contrario si obbligherebbero di fatto gli operatori a chiudere la loro attività commerciale.
Questo Bando prevede che il Moi sia lasciato alle determinazioni dei privati, ed il Comune verrebbe così ad assumere un ruolo esclusivamente burocratico. E’ chiaro che se nessun privato partecipasse alla gara, il Moi verrebbe chiuso irrevocabilmente a fine 2012.
Noi riteniamo che sono percorribili soluzioni alternative più idonee, come quella adottata dal Comune di Bolzano, il cui MOI è costituito in forma di srl di cui sono soci il Comune stesso, la CCIAA locale, la Provincia Autonoma e gli operatori stessi.
Ma l’Assessore Sitta ha manifestato chiaramente la volontà di tirare dritto sulla strada già imboccata. In questo modo la Giunta mette a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese del settore, che allo stato garantiscono numerosi posti di lavoro.
(Il Capogruppo del Popolo della Libertà Dott. Adolfo Morandi)