“Non c’è stato uomo in Italia che abbia accumulato nella sua vita più sconfitte di Falcone: bocciato come consigliere istruttore, bocciato come procuratore di Palermo, bocciato come candidato al CSM e sarebbe stato bocciato anche come procuratore nazionale antimafia se non fosse stato ucciso. Eppure ogni anno si celebra l’esistenza di Giovanni come fosse stata premiata da pubblici riconoscimenti o apprezzata nella sua eccellenza. Un altro paradosso.
Non c’è stato uomo la cui fiducia e amicizia è stata tradita con più determinazione e malignità. Da questa profondissima frase di Ilda Boccassini credo sia necessario oggi, nel ventennale della scomparsa di Giovanni Falcone, partire per riflettere sul sacrificio di questi uomini, perché non sia stato nullo e possa dare un ulteriore impulso al rilancio della questione morale legata alla legalità, messaggio che a mio avviso dovrebbe essere indirizzato soprattutto verso le nuove generazioni.
Purtroppo, per vincere le mafie non bastano gli eroi. Servono cittadini consapevoli, che non deleghino la battaglia per la legalità ad altri. Per questo la sensibilizzazione è il primo passo da compiere. In tal senso l’Amministrazione comunale si sta impegnando sul fronte educativo con progetti che stanno coinvolgendo vari istituti sull’educazione alla legalità, la cultura del senso civico e favorire la conoscenza del fenomeno mafia.
Coltivare la memoria, ricordare chi ha perso la vita per l’affermazione dei valori democratici del nostro Paese è un dovere amministrativo e civico che deve essere trasformato in opportunità per dare impulso alla coscienza collettiva, ad unirci in questo sforzo ci sono i valori che troviamo nella nostra Costituzione”.