L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Modena ha messo a disposizione del coordinamento provinciale di Protezione Civile una task-force di professionisti qualificati nell’affrontare il rischio sismico, allo scopo di fornire il proprio contributo in occasione del terremoto che ha colpito la zona di Finale Emilia, Mirandola e San Felice sul Panaro.
In particolare, gli ingegneri presteranno volontariamente il proprio operato nella verifica e nel collaudo strutturale delle migliaia di edifici coinvolti dal sisma di questa notte, consentendo così un rapido ed efficace monitoraggio della sicurezza nelle abitazioni e nelle costruzioni lesionate o parzialmente danneggiate.
“Fin dalle prime ore di questa mattina abbiamo contattato la Prefettura e il Centro Unificato di Protezione Civile, esprimendo la nostra disponibilità ad intervenire in caso di bisogno” dichiara Augusto Gambuzzi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Modena. “Nel giro di poche ore siamo riusciti a reperire diverse decine di colleghi che – nonostante la giornata festiva e la mancanza di preavviso – hanno aderito al nostro appello e si sono subito resi disponibili recati sui luoghi colpiti dal sisma. Questo intervento, tempestivo e qualificato, è stato reso possibile dalla presenza all’interno dell’Ordine modenese di un nucleo di professionisti con specifica formazione sul tema del rischio sismico: già da diversi anni, infatti, l’Ordine degli Ingegneri di Modena ha attivato una specifica Commissione tematica di Protezione Civile, che collabora e si coordina con i rispettivi sistemi locale e nazionale per fornire il proprio supporto nell’affrontare le criticità riguardanti il territorio modenese (rischio idrogeologico, sismico, industriale)”.
Gli ingegneri che fanno parte della Commissione Protezione Civile approfondiscono i singoli argomenti con specifici percorsi di formazione, inoltre collaborano attivamente all’attuazione del protocollo d’intesa sulla Protezione Civile sottoscritto tra la Regione Emilia-Romagna ed il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di cui l’Ordine è il delegato sul territorio.
“Ancora una volta – conclude l’ing. Gambuzzi – gli ingegneri mettono a disposizione gratuitamente le proprie competenze ed esperienze per garantire un rapido ritorno alla normalità dei luoghi colpiti dal terremoto”.