Si è conclusa alle ore 19.00 la riunione di coordinamento che ha coinvolto i dirigenti delle Aziende Sanitarie di Modena USL e Policlinico, tenutasi presso l’Ospedale Sant’Agostino Estense di Baggiovara, sia per fare un bilancio di quanto accaduto dopo la scossa di stanotte, sia per programmare le prossime azioni volte a garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori e ad assicurare la continuità dell’attività di assistenza, in particolare delle eventuali emergenze chirurgiche.

Nessun ferito grave

Si conferma che nella provincia non ci sono stati feriti gravi. Dai dati raccolti risulta che si sono presentate, prevalentemente ai pronto soccorso di Carpi, Mirandola e al punto di primo intervento di Finale Emilia, una cinquantina di persone, tutte con lievi contusioni di origine traumatica, causate soprattutto da cadute o urti durante la fuga. Anche il vigile del fuoco che è stato colpito nel pomeriggio da un calcinaccio mentre effettuava alcuni controlli a Finale, ha riportato ferite non gravi.

Le chiamate al 118

Dalle 4.00 alle 19.00 le chiamate ricevute dalla Centrale Operativa provinciale del 118 sono state circa 450, di cui circa 150 sono scaturite a seguito delle scosse di terremoto. Tutte sono state effettuate da persone residenti nei comuni dell’area nord della provincia di Modena, dove più forti sono state le scosse.

Entrando nel dettaglio, rispetto alla gravità si sono registrati 17 codici uno (i meno gravi) dovuti a episodi traumatici, 6 codici uno di natura internistica, 4 codici due (leggermente più gravi) dovuti a episodi traumatici e un codice due di natura internistica.

Evacuati per motivi precauzionali gli Ospedali di Mirandola e Finale

Rispetto invece alle strutture sanitarie, in via precauzionale si è proceduto ad evacuare gli ospedali di Finale Emilia e di Mirandola. Allo stato attuale gli ospedali non sono stati dichiarati inagibili, tuttavia, per ridurre al minimo i disagi dei pazienti, si è scelto di trasferirli in altri nosocomi, in attesa che le due strutture possano essere sottoposte a una serie di ulteriori verifiche che proseguiranno nelle prossime ore. Non è ancora possibile dire quando sarà dichiarata l’agibilità o meno delle strutture sottoposte ai controlli.

Pazienti trasferiti

Complessivamente i pazienti che sono stati trasferiti sono 108, dei quali 88 da Mirandola e 18 da Finale Emilia. Otto gli Ospedali che li hanno ospitati: in particolare ad accoglierli, sono stati il Sant’Agostino Estense di Baggiovara (29), il Policlinico di Modena (21) e gli ospedali di Sassuolo (20), Vignola (16), Pavullo (2), Carpi (9), Scandiano, Correggio (7).

Da Mirandola, tra gli altri, sono stati trasferiti al Policlinico (la cui struttura non ha subito alcun danno) 5 neonati, oltre a una donna per un parto cesareo urgente e una seconda donna per un intervento chirurgico ginecologico.

Per gestire i trasferimenti sono stati attivati 34 mezzi di soccorso e trasporto, 28 messi a disposizione dalla rete del mondo del volontariato e 6 della centrale operativa del 118.

 

Sempre a seguito delle scosse di terremoto sono stati chiusi il pronto soccorso di Mirandola e il punto di primo intervento di Finale Emilia. L’Ospedale Ramazzini di Carpi è regolarmente in funzione.

Numero dedicato per fornire informazioni ai famigliari sui pazienti trasferiti

Per consentire ai famigliari di avere informazioni sui loro parenti trasferiti presso altre strutture è stato attivato un numero verde dedicato, 800 848.088, che si chiede di utilizzare solo per reali necessità.

Servizi sospesi

Al fine di ridurre al minimo i disagi e per evitare spostamenti inutili l’Azienda Usl di Modena informa che, almeno domani, saranno chiusi i servizi distrettuali a Mirandola, Finale Emilia, San Felice, San Prospero, Medolla, Cavezzo, Camposanto. Anche l’Ambulatorio privato accreditato Esculapio di San Felice resterà inattivo per alcuni giorni.