“Desidero esprimere la mia totale solidarietà all’amico e collega Andrea Leoni, che rischia di essere querelato dalla dirigenza del PdL di Modena solo perché ha chiesto trasparenza dopo l’arresto di camorristi iscritti nel Partito a Modena”.

Lo afferma Dante Mazzi, capogruppo in Consiglio provinciale del PdL di Modena, alla luce della spaccatura avvenuta nella seduta di insediamento del Comitato provinciale del PdL di Modena tra coloro che vogliono denunciare o deferire ai probi viri del Partito il Consigliere regionale Andrea Leoni solo perché ha chiesto chiarezza alla luce degli arresti di iscritti del PdL per camorra da parte dei Carabinieri.

“Da mesi l’On. Isabella Bertolini aveva denunciato un’anomalia nel tesseramento del PdL. I fatti le danno ragione. C’era da aspettarsi un comportamento molto diverso dalla dirigenza provinciale del PdL. Invece si tenta maldestramente di mettere sul banco degli imputati chi vuole chiarezza. Al posto che perdere tempo per cercare di zittire chi non ha esitato a denunciare una situazione discutibile, si dovrebbero mettere in campo azioni di controllo e verifica rispetto al tesseramento del PdL di Modena. Se veramente l’intento è quello di censurare chi discredita il Partito, non sarebbe allora opportuno cominciare a chiedere l’espulsione di coloro che hanno tesserato i camorristi?”.