Omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dal legame di discendenza con la vittima. Questa l’accusa con cui e’ stato arrestato oggi a Modena, il pakistano 37enne, operaio in un’azienda di mungitura delle vacche, padre della bambina di 2 anni e 5 mesi morta mercoledi’ al Policlinico di Modena dove era arrivata il 6 aprile. La bambina era stata portata dai genitori, residenti a Concordia sul Secchia, all’ospedale di Mirandola in condizioni disperate e piena di ferite e lesioni, raccontando che era caduta in bagno.
Il provvedimento di ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip Gianluca Petragnani e’ stato notificato oggi mentre l’uomo era in Questura dove era stato convocato per un interrogatorio a integrazione delle dichiarazioni rese nei giorni scorsi. Secondo le indagini, condotte dalla sezione omicidi della Squadra Mobile di Modena e coordinate dal Pm Maria Angela Sighicelli, il padre della piccola era in casa al momento dei fatti e quando la piccola ha iniziato a piangere avrebbe perso il controllo e cominciato a picchiarla con la mani, continuando a darle dei calci, anche quando la piccola e’ caduta a terra, lesionandole cosi’ il fegato e un rene.
Ancora da chiarire la posizione della moglie 28enne, che in un primo momento si era addossata la responsabilita’ raccontando di essere stata presente a un non meglio specificato incidente nella vasca da bagno. Prima della morte della piccola la donna era stata indagata per lesioni gravissime. La 28enne avrebbe ora cambiato versione e dichiarato di non essere stata presente ai fatti, precisando di aver vissuto l’episodio stando in un’altra stanza della casa.