(Labitalia) – Dopo la partita giocata ai vertici nazionali e da cui è uscito vincitore Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria, per l’associazione degli industriali italiani, si aprono ora una serie di partite, non meno importanti, a livello territoriale. In Piemonte, Marche, Sardegna, Puglia e Campania si devono infatti rinnovare i vertici regionali e, a queste, si potrebbe aggiungere l’Emilia Romagna, se l’attuale presidente Gaetano Maccaferri venisse indicato alla vicepresidenza nazionale, e l’Unione industriale di Torino, presieduta da Gianfranco Carbonato, anche lui in pole position per la vicepresidenza a fianco di Squinzi. Il voto nelle regioni dovrebbe portare a una nuova presidenza e a un nuovo team entro il prossimo luglio. Tutti, però, attendono l’esito della giunta di domani, chiamata a votare squadra e programma di Squinzi: dai nomi e dagli equilibri raggiunti con la corrente di Alberto Bombassei (fondatore di ‘Impresa al Centro’), infatti, dipenderanno anche molte delle sorti delle associazioni territoriali.
Ed ecco la situazione nelle regioni dove si rinnovano i vertici territoriali.
PIEMONTE: Il mandato della presidente regionale, Mariella Enoc, scade a giugno 2012. Per ora sono stati nominati i ‘saggi’ che hanno il ruolo di sondare le candidature e che sono il past president, Luigi Rossi di Montelera, il presidente dei giovani imprenditori, Marco Gabriele Gay, ed Ernesto Abbona, presidente del Comitato Regionale Piccola Industria. Ma tutto è per ora fermo, in quanto il rinnovo dei vertici piemontesi è legato a una serie di passaggi ‘a catena’. Tra i vicepresidenti nazionali che domani dovrebbero avere il gradimento della giunta, viene dato per certo il nome di Gianfranco Carbonato, attuale presidente dell’Unione industriali torinese. E poiché, per Statuto, i candidati alla presidenza di Confindustria Piemonte vengono designati un anno da Torino e un anno dalle altre associazioni provinciali (e quest’anno tocca a Torino), si dovrà attendere l’eventuale rinnovo anche dei vertici torinesi. Comunque, entro luglio, gli industriali piemontesi dovrebbero avere un nuovo presidente.
MARCHE: i vertici si rinnovano entro luglio. Come spiega a LABITALIA il presidente degli industriali marchigiani, Paolo Andreani, “un ‘gentlemen’s agreement’ stabilisce che siano le province a turno a indicare i candidati. Quando sono stato eletto io, era la volta di Pesaro, ora tocca a Macerata presentare una terna ai saggi”. I saggi a loro volta possono disporre “di 30 giorni più eventualmente altri 30” e comunque, per fine giugno, Andreani si augura, sorridendo, “di poter andare al mare”, lasciando il timone al suo successore. Sui nomi, per ora, nessuno si sbilancia. Una cosa dovrebbe però essere rispettata, come ricorda Andreani: “E’ consuetudine eleggere un past president, ossia una persona che non ricopra alcuna carica elettiva e che viene vista al di sopra delle parti”. Una regola che potrebbe portare il presidente di Confindustria Macerata, Nando Ottavi, tra i candidati più favoriti alla guida regionale, alle dimissioni dal suo incarico provinciale.
SARDEGNA – Anche per i vertici dell’associazione dell’Isola, attualmente guidata da Massimo Putzu, il mandato scade a luglio. I saggi (per consuetudine i 4 presidenti delle organizzazioni territoriali) si sono già insediati e la procedura è stata avviata con quell’anticipo di almeno 4 mesi rispetto alla giunta in cui si dovrebbe portare il nominativo, previsto dallo Statuto. Ma le cose procedono con calma e, dall’interno della stessa Confindustria Sardegna, non si esclude che Putzu possa restare in carica anche fino a fine anno.
PUGLIA – Reduce da una tormentata presidenza retta da Piero Montinari, che si è dimesso (insieme ai due vicepresidenti, Giuseppe Marinò e Salvatore Matarrese) a metà marzo per dissidi insorti con le associazioni territoriali, il testimone è tornato in mano ad Angelo Bozzetto, past president. Tocca a Bozzetto, industriale tarantino, traghettare l’associazione pugliese verso una nuova leadership. “Abbiamo ancora qualche mese per completare il percorso di ristrutturazione e di rilancio più complessivo dell’organizzazione -dice a LABITALIA- che si concluderà anche con una nuova presidenza”. Bozzetto non nasconde che, “in un momento di crisi delle imprese, si deve ristrutturare anche dal versante dei conti economici e questo lo si fa ricompattando le varie associazioni territoriali che, a volte, a pochi km di distanza offrono magari lo stesso servizio e lo stesso sportello”. Dunque, non più ottica a ‘corto raggio’, ma “più servizi in rete e convergenza più ampia verso l’interlocutore privilegiato che è la Regione o addirittura lo Stato”. E non si tratta solo di risparmiare risorse. “E’ anche una questione di efficientamento -conclude Bozzetto- che ha l’obiettivo di innalzare la qualità standard dei servizi offerti da Confindustria”.
CAMPANIA – Entro fine giugno 2012 si dovrebbe conoscere il nome del presidente che sostituirà Giorgio Fiore alla guida degli industriali campani. Le procedure sono state avviate, con una lettera inviata alle strutture territoriali perché indichino il nome del saggio che dovrà fare parte della ‘commissione di designazione’ che in 30 giorni dovrà indicare la rosa delle candidature. E poiché la squadra di 5 saggi dovrebbe insediarsi a maggio, si presuppone che entro fine giugno o inizi di luglio, il percorso sarà completato.