L’emendamento all’articolo 50 del decreto Semplificazioni, sostenuto con forza dalla parlamentare Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in Commissione cultura, che aveva previsto la stabilizzazione di 10mila precari non ha ottenuto l’appoggio del governo. Oggi è stata trovata una nuova formulazione che la stessa Ghizzoni giudica un primo timido inizio, con due importanti novità. La sua dichiarazione:

«Il Pd rivendica di aver sollevato come l’articolo 50 del decreto semplificazioni fosse totalmente insufficiente a dare risposte all’offerta formativa delle scuole. L’emendamento che abbiamo votato ieri era la risposta vera ed attesa, ma il governo non ha ritenuto di sostenerne la copertura. La proposta approvata oggi, che il Pd giudica solo un primo timido inizio, introduce due elementi di novità. La prima riguarda la possibilità di mettere a disposizione del ministro dell’Istruzione una parte dei risparmi derivati dai tagli di organico della Gelmini. Risorse che torneranno alla scuola e che potranno essere utilizzate anche per finanziare il potenziamento dell’organico funzionale all’offerta formativa introdotta dal dl per l’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, per la formazione permanente, per la prevenzione dell’abbandono e per il contrasto dell’insuccesso scolastico e formativo. La seconda importante novità riguarda l’impegno del governo a ricontrattare con i concessionari dei giochi la destinazione di una parte delle risorse ricavate per la scuola in analogia a quanto già avviene per i beni culturali. Qui c’è davvero la possibilità di mettere a disposizione della scuola soldi in più. È la prima volta dopo molti anni. Per il Pd la battaglia proseguirà in Parlamento perché il ministro Profumo e il governo devono dare attuazione agli impegni che si sono assunti con l’approvazione di questo emendamento».