Il Comune di Scandiano ha siglato nel 2001 un patto di amicizia con il popolo Saharawi per sostenere la lotta pacifica di questo popolo, finalizzata alla sua autodeterminazione. Una parte della popolazione è costretta a vivere nei campi profughi localizzati nel deserto algerino, in situazioni di difficoltà materiale e sociale.
Ogni anno, nel mese di luglio, il patto di amicizia tra Scandiano e il popolo Saharawi si rinnova nel concreto con l’arrivo di circa una decina di bambini provenienti dai campi profughi, ospitati nel nostro territorio da famiglie che si rendono disponibili, aprono la propria casa e decidono per un’esperienza di accoglienza e conoscenza.
Il soggiorno dura 3 settimane: i bambini dal lunedì al venerdì seguono un campo estivo dalle 8 alle 18, finanziato dal Comune. Inoltre la permanenza in Italia è per loro un’importante occasione per eseguire accertamenti sanitari (visite, esami, ecc.), garantendo così un controllo non ottenibile nei campi profughi. Il Comune di Scandiano si appella alle famiglie interessate all’accoglienza di un bambino proveniente dal campo. “Ospitare un bambino è certamente un arricchimento reciproco che mette in luce le usanze e le condizioni di un popolo che da anni subisce numerose persecuzioni – ha ricordato l’assessore alla cultura Giulia Iotti – Gli saharawi sono un popolo di pace, e questa loro battaglia esclusivamente diplomatica va sostenuta: non sono mai ricorsi a conflitti coi paesi che esercitano contro di loro poteri coercitivi”.
Per aderire e per informazioni, ci si può rivolgere all’ufficio sicurezza sociale del Comune, scrivendo a l.lucchi@comune.scandiano.re.it tel. 0522-764204; oppure a Ester Magnanini, responsabile dell’associazione jaima Saharawi per il distretto di Scandiano (tel. 346-2381039).