“Se il PD – dice Antonio Platis, capogruppo del PDL – ritiene di essere stato diffamato dal sottoscritto, perché non procede con una denuncia? Così qualcuno potrà finalmente valutare l’operatodell’ufficio Tributi e del Concessionario”. Torna alla ribalta la pubblicità irregolare della scorsa Festa dell’Unità a Mirandola.

“Il PD – spiega Antonio Platis, capogruppo del PDL – è stato multato in quell’occasione per aver oscurato i cartelli stradali, ma non per aver evaso la tassa sulla pubblicità. Purtroppo non è stata correttamente gestita la verifica del pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità, in quanto dalle fotografie agli atti emerge che i manifesti erano tutti privi del timbro (e quindi l’ufficio tributi non poteva accettare la generica risposta del Concessionario “hanno comunque pagato sei locandine”).  Le locandine timbrate e pagate non erano quelle fotografate e messe agli atti del Comune.

La questione è palese. Il Sindaco – attacca Platis – perché non interviene spiegando ai compagni del suo partito che sono in torto?

Se l’attenzione dell’ufficio Tributi non è stata massima, nulla si può eccepire in merito all’operato dei vigili urbani. Il PD, infatti, ha pagato in ritardo la multa per aver coperto i cartelli stradali e quindi il Corpo di Polizia Municipale notificherà a breve una nuova sanzione al partitone di Bersani.

Proprio in questi giorni, mi hanno segnalato alcuni commercianti del centro, che gli esattori del Concessionario stanno controllando a ‘tappeto’ le vetrine, le insegne e le tende da sole dei negozi. “Con che faccia tosta – ironizza Platis – potranno multare i cittadini se loro, per primi, si sono dimenticati di riscuotere la tassa al Partito Democratico?”