Patrizia D. è una lavoratrice donna che a fine percorso di apprendistato, di quattro anni, ha avuto la soddisfazione della conferma di un posto di lavoro a tempo indeterminato presso uno studio professionale di Modena. Un paio di settimane dopo, Patrizia ha comunicato al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza.
A seguito di questa sua comunicazione, due giorni dopo, Patrizia ha ricevuto la lettera di mancata conferma del contratto di lavoro alla fine del periodo di apprendistato. Si tratta chiaramente di un motivo pretestuoso per un vero e proprio licenziamento discriminatorio ai danni di una lavoratrice in gravidanza. Patrizia è stata licenziata da un datore di lavoro donna anch’essa, e per di più ha subito ingiurie verbali e accuse di ogni tipo.
La Filcams/Cgil si impegnerà per difendere Patrizia e garantire i suoi diritti.
Augura a Patrizia un buon 8 marzo e al figlio che nascerà di vivere in una società che garantisca finalmente le tutele ampie dell’art. 18 anche alle lavoratrici assunte in piccole realtà imprenditoriali (nel caso di Patrizia uno studio professionale di Modena) che vedono così spesso la propria felicità relegata ad una intima scelta sempre svilente, o la maternità o il lavoro.
Un augurio a tutte le donne per la lotta quotidiana che conducono per loro stesse, per la qualità sociale del lavoro, per la felicità collettiva della maternità.
(Filcams/Cgil Modena)