In occasione della Festa della Donna, il presidente dell’Assemblea legislativa regionale Matteo Richetti rivolge un pensiero alla cooperante italiana Rossella Urru rapita mentre si trovava in un campo profughi Saharawi. La Urru, laureata a Ravenna, è stata, in passato, collaboratrice della Regione Emilia-Romagna.
“L’8 marzo sia anche e soprattutto il giorno di Rossella Urru”. Il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, alla vigilia della Festa della Donna rivolge il suo pensiero alla cooperante italiana rapita la notte fra il 22 e il 23 ottobre scorsi mentre si trovava in un campo profughi Saharawi nei pressi di Tindouf, in Algeria. La liberazione della 29enne – originaria di Oristano e studiosa del mondo arabo, laureata a Ravenna e in passato collaboratrice della Regione Emilia-Romagna – sembrava imminente, ma il rilascio non c’è stato. “L’attesa della notizia che tutti attendiamo continua – afferma Richetti – e l’8 marzo rischia di celebrarsi con Rossella ancora prigioniera. Lei, che per l’impegno civico e la forza che sta dimostrando, un coraggio il suo che noi possiamo solo immaginare, rappresenta perfettamente l’impegno, la forza e il coraggio che le donne dimostrano quotidianamente nel lavoro, nelle istituzioni, nei rapporti interpersonali. Dunque, l’8 marzo Festa della Donna e giorno di Rossella Urru”.