“Dopo un primo periodo in cui non ci davano da mangiare e da bere, abbiamo parlato con gli operai che ci tengono in ostaggio e il loro atteggiamento e’ cambiato, ora ci trattano bene”. E’ il racconto di Enzo Pellicani, direttore tecnico della Ain Sokhna Cleopatra Ceramics di Suez, che con altri sette italiani e due spagnoli e’ tenuto in ostaggio dagli operai della fabbrica, che rivendicano migliori condizioni di lavoro.